Misure straordinarie e di ampio respiro, come impone il complicato periodo, per consentire agli studi professionali di fronteggiare i danni generati dal virus Covid-19 all'economia nazionale: è ciò che ha deciso di attivare, su impulso di Confprofessioni, Ebipro, l'Ente bilaterale che si occupa delle strutture dei liberi professionisti, che ha investito finora 8 milioni di euro. L'ammontare, racconta il presidente Leonardo Pascazio, andrà in parte ad integrare "le iniziative governative sugli ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito" delle varie categorie, mentre una cospicua fetta sovvenzionerà lo "smart working", ossia il lavoro agile che, a partire da alcune settimane, è divenuto sempre più praticato, nel nostro Paese. La chiusura delle scuole, inoltre, "sta creando enormi disagi negli studi, dove il 90% della forza lavoro è composta da donne che devono conciliare gli impegni di lavoro con quelli della famiglia", perciò l'azione propositiva di Ebipro non si ferma, perché si stanno studiando "ulteriori forme di aiuto" ai nuclei della Penisola, che stanno subendo molteplici disagi, nel doversi occupare (anche) della prole rimasta a casa, per l'interruzione delle lezioni. Allo studio, infatti, ci sono altri interventi per destinare risorse per incrementare la misura dei congedi straordinari per i genitori con figli fino a 12 anni. Ebipro, infine, ha stanziato un contributo a Fidiprof (il confidi degli studi professionali soggetto garante autorizzato dal Mediocredito Centrale,) che "potrà consentire l'accesso a finanziamenti per investimenti e liquidità per 7,5 milioni di euro a favore dei liberi professionisti", per far fronte alle esigenze di credito per tutta la durata dell'emergenza sanitaria ed economica.
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Confprofessioni