Dall’uso dei protettori acustici, all’attenzione al volume. E poi l’utilizzo delle cuffie “60-60” - ovvero, volume sotto il 60 per cento e per non più di 60 minuti - e infine pause regolari nell’ascolto di almeno 15 minuti. Sono la quattro regole d’oro dell’ascolto responsabile dedicate ai musicisti di Anna Bonamigo, audioprotesista e formatrice di Amplifon, leader mondiale nel settore dei servizi e delle soluzioni per l’udito. Si tratta di piccoli accorgimenti per evitare cali dell’udito nei professionisti (e non solo) quando si esercitano o durante un’esibizione dal palco.
Secondo Bonamigo, durante i concerti il volume della musica può anche raggiungere livelli superiori ai 120 dB: quasi come un jet in fase di decollo. In questi casi, per musicisti e spettatori, è fondamentale indossare dei protettori acustici che riducano di almeno 22 dB la soglia di rumore, mantenendo intatta qualità e percezione della musica. Per chi suona in un’orchestra, è preferibile mantenere le distanze dagli strumenti più “rumorosi”, ad esempio, posizionando gli strumenti a fiato un metro al di sopra degli altri musicisti.
Quando ciò non è possibile, è preferibile che tutta l’orchestra sia posizionata allo stesso livello. Inoltre, le cuffie sono uno strumento complementare per un vero musicista, fondamentali per riascoltare i brani registrati in studio o per sentire tutte le sfumature di una canzone. In questo caso è importante ricordare la regola del 60-60: tenere il volume del dispositivo sotto il 60 per cento e non utilizzarle per oltre 60 minuti di fila. Infine, più alto è il volume, più corta dovrebbe essere la durata dell’ascolto: concedere alle proprie orecchie pause regolari di almeno 15 minuti non può che giovare, evitando sovraesposizioni.
In collaborazione con:
Amplifon