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Piccolotti: 'L'accusa di fighettismo non è proprio adeguata'

Piccolotti: 'L'accusa di fighettismo non è proprio adeguata'

14 marzo 2025, 11:01

Redazione ANSA

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 "In occasione della campagna elettorale per le europee in tre mesi ho guidato per 15mila chilometri, e quindi è emersa la necessità di acquistare una auto. Siccome siamo ecologisti e anche coerenti, ho pensato che fosse bene acquistare un'auto completamente elettrica, ma me ne serviva una che garantisse una lunga percorrenza in sicurezza e quindi avesse anche un'autonomia importante. Io non sono un'esperta di automobili, ho guardato un po' sui siti, ho visto tante opzioni e ho visto che tante opzioni costavano più della Tesla". Elisabetta Piccolotti, deputata di Avs, interpellata al riguardo torna sulle polemiche politiche riportate dagli organi di stampa sull'acquisto e l'uso di una auto elettrica Tesla, auto prodotta nelle fabbriche di Elon Musk. E riprende, in sostanza, il filo del video che ha fatto girare sui social.
Piccolotti poi precisa: "alla giornalista che ieri mi ha telefonato non ho detto che la Tesla costa poco, ho detto che la Tesla costa meno di altre auto con le stesse caratteristiche".

"Comunque alla fine decido di fare questo acquisto e decido di farlo con la soluzione del leasing, questo perché oggi quest'auto mi serve - magari fra pochi anni non mi servirà più e volevo sentirmi libera di lasciarla senza troppi pesi. Nel frattempo Musk ha cominciato a manifestare le sue opinioni politiche, è arrivato fino a fare il saluto nazista e io quel giorno ho deciso che una volta che avrò finito di pagare le rate del leasing lascerò quest'auto, come tra l'altro giustamente stanno facendo tantissimi consumatori europei e in tutto il mondo".

"Ma perché però questa Tesla è diventata motivo di tale scandalo?", si chiede quindi Piccolotti. "Lo è diventata perché forse noi abbiamo delle posizioni scomode, perché facciamo delle battaglie importanti a difesa dei diritti delle persone comuni e quindi andiamo delegittimati, sempre. Andiamo delegittimati se giriamo con l'auto Diesel che magari va a fuoco, come è successo qualche mese fa, andiamo delegittimati e presi in giro se giriamo con le Pande rosse, ci attaccano se siamo vestiti bene, ma anche se siamo vestiti male, come hanno fatto indegnamente con i nostri parlamentari europei il giorno della loro elezione.
A noi di tutto questo non importa granché, sappiamo di fare le battaglie giuste, di avere delle posizione coraggiose. Non ci faremo intimorire. Continuate pure a discutere della Tesla, intanto però chiudiamo questa parentesi e continuiamo a occuparci delle cose serie", conclude. 

Piccolotti poi a Un giorno da Pecora, su Radio Rai Uno, torna sulle polemiche. "L'accusa di essere una fighetta, del fighettismo di sinistra, non mi sembra proprio completamente adeguata alla mia storia, il posto da dove vengo, alle mie relazioni sociali".

 Di fighettismo parla Massimo Gramellini in un editoriale sul Corriere della Sera. "L'ho chiamato - ha detto Piccolotti - Gli ho chiesto quale macchina devo comprare, quale sia il barometro del fighettismo. Se diamo per scontato che le auto elettriche sono fighette, che averla sia da fighetti, stiamo dicendo che la transizione ecologica non riguarda i diritti delle prossime generazioni, invece li riguarda eccome".

"Non ho detto che la macchina" costa poco, ha poi spiegato, "ho detto che costa meno delle altre con le stesse caratteristiche, 47 mila euro non è poco".

Sull'auto ha messo un adesivo: "Me lo ha regalato mia sorella per il mio compleanno, c'è scritto: 'Ho comprato questa Tesla prima che Musk diventasse pazzo'. E' un adesivo che in America tutti gli americani, devastati dalle posizioni di Musk, stanno mettendo sulle Tesla".

Poi, parlando delle polemiche di questi giorni, "quella su Fratoianni" suo marito, segretario di Si, "che avrebbe preso le distanze dicendo 'chiamate mia moglie' è penosa. Lo ha fatto perché sa che se avesse risposto al posto mio gli avrei detto: non si fa così, rispondo io". E poi: "Non ho ancora lasciato X - ha spiegato - ma non lo sto granché usando. Ci sto riflettendo perché se lasciamo tutte le piattaforme, sostanzialmente lasciamo campo libero alla disinformazione e alle fake news. E' una scelta che va fatta ponderando questo effetto. X è il centro globale della propaganda e della disinformazione". Fra tutti i meme, uno l'ha fatta ridere più di tutti: "Quello di Oscio, dove dico: dobbiamo ricordarci di cambiare l'olio di ricino alla Tesla".

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