"Quell'uomo al telefono è stato
incredibilmente abile a carpire la mia fiducia e a spacciarsi
per un bancario professionista, senza tradire alcuna
inflessione". A raccontarlo, in un'intervista pubblicata sulle
pagine romane del Messaggero, il cantautore David Riondino
raggirato al telefono da un finto operatore Nexi, l'azienda di
servizio per i pagamenti digitali.
"Aveva voce impostata e linguaggio forbito - racconta -. Faceva
riferimento a meccanismi informatici specifici. Mi ha convinto
di essere finito al centro di un attacco di truffatori online e
che solo seguendo le sue istruzioni li avrei fermati.
Attenzione, potrebbe capitare - e capita - a chiunque".
"Nessuno è del tutto scemo e non dico di essere un genio però -
prosegue - quell'uomo è stato per certi versi inappuntabile".
Poi il cantautore racconta: "In rapida successione quell'uomo mi
ha fatto inserire i codici per effettuare in serie 23 bonifici
da 495 euro, più 1,61 di commissione; io credevo di bloccare
l'hacker, invece mi sono reso conto solo dopo di avere versato
su tre conti differenti intestati ad altrettante donne dei
soldi".
In passato Riondino era stato vittima anche di Gianfranco Lande,
il Madoff dei Parioli. "Sì - dice - purtroppo. Fui consigliato
da altri personaggi del mondo dello spettacolo che erano stati
suoi clienti a investire con lui".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA