Il consiglio federale della Lega, presieduto dal segretario Matteo Salvini, è stato convocato per analizzare l'esito delle ultime elezioni, i tesseramenti e le richieste di provvedimenti dai territori.
Non è stato preso alcun provvedimento su Umberto Bossi al centro di polemiche per la sua scelta - riferita dall'ex segretario della Lega lombarda, Paolo Grimoldi - di votare un candidato di FI alle ultime Europee.
"Il consiglio federale della Lega ha deliberato di formalizzare alcune espulsioni, tra cui l'ex parlamentare Paolo Grimoldi e il consigliere regionale del Veneto, Gabriele Michieletto. Le segnalazioni sono emerse su indicazione dei territori, per tutelare lo straordinario e generoso impegno di migliaia di militanti che per troppo tempo hanno assistito a polemiche strumentali, inutili e dannose contro la Lega. Tutti i membri del consiglio federale si sono espressi a favore". Lo fa sapere la Lega.
Grimoldi, da Lega reazione scomposta a debacle elettorale
"Una reazione scomposta alla debacle elettorale delle europee e delle amministrative". Così all'ANSA l'ex segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi dopo che il Consiglio federale del Carroccio ha formalizzato la sua espulsione. Secondo Grimoldi "non è vero" che la richiesta di espellerlo "arriva dai territori. Il congresso in Lombardia, per esempio, non viene fatto svolgere da 9 anni e il direttivo regionale non ha formalizzato alcuna richiesta, neppure si è mai riunito. Semplicemente si cerca di eliminare i leghisti storici rappresentativi. Solo così, forse - conclude Grimoldi - Salvini potrebbe rimanere segretario".
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