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Fonti governo, rimoduliamo Pnrr ma senza rinunciare ai fondi

Fonti governo, rimoduliamo Pnrr ma senza rinunciare ai fondi

Idea non è sul tavolo, spazio a progetti realizzabili entro 2026

BRUXELLES, 03 aprile 2023, 18:44

Redazione ANSA

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Una veduta esterna di Palazzo Chigi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una veduta esterna di Palazzo Chigi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una veduta esterna di Palazzo Chigi - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Stiamo lavorando per rimodulare il piano" ma l'idea di "rinunciare a parte dei fondi" non è sul tavolo. Lo spiegano fonti di governo a proposito dell'ipotesi, lanciata dal leghista Riccardo Molinari, di rinunciare a parte dei fondi a prestito del Pnrr. "Stiamo lavorando per risolvere le criticità", sottolineando le stesse fonti, ribadendo che il Piano va "rimodulato", eliminando i progetti che non possono essere portati a termine entro il 2026 ma "lo spazio che si libera" sarà utilizzato "su altri progetti per i quali i finanziamenti possono essere spesi entro giugno 2026".

"Spostare i fondi, chiedere rinvii, cambiare i progetti - è quanto scritto sul profilo social del Pd -: sul Pnrr nel Governo Meloni e nella maggioranza è caos totale. Basta scaricabarile, basta ritardi: il ministro Fitto venga subito in Parlamento a spiegare cosa sta succedendo. Il Pd c'è, pretendiamo risposte".

Ok Ue ad aiuti Roma da 450 milioni a idrogeno green
Via libera della Commissione Ue a uno schema italiano da 450 milioni di euro per sostenere la produzione integrata di idrogeno ed elettricità rinnovabili nelle aree industriali dismesse. La misura è finanziata nell'ambito del Piano nazionale di riprese e resilienza (Pnrr). Gli aiuti, evidenzia Bruxelles, hanno l'obiettivo di favorire la transizione verso un'economia a emissioni zero, in linea con il Green Deal europeo. Il regime è stato approvato secondo le norme del quadro temporaneo Ue di crisi sugli aiuti di Stato per sostenere l'economia e le imprese europee nella transizione verde.

Il sostegno pubblico stanziato dall'Italia assumerà la forma di sovvenzioni dirette a copertura dei costi di investimento, con un importo massimo di aiuto per progetto di 20 milioni di euro da stanziare entro il 31 dicembre 2025. I progetti saranno selezionati attraverso una procedura di offerta competitiva "aperta, chiara, trasparente e non discriminatoria". Nella sua analisi, la Commissione europea ha riscontrato che il regime italiano è conforme alle condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato, ed "è necessaria, adeguata e proporzionata per accelerare la transizione verde e facilitare lo sviluppo di determinate attività economiche, che sono importanti per l'attuazione del RePower EU Plan e Green Deal Industrial Plan". "Questo regime da 450 milioni di euro consentirà all'Italia di accelerare lo sviluppo di capacità di idrogeno rinnovabile, in linea con la strategia dell'Ue sull'idrogeno", ha sottolineato la vicepresidente Ue, Margrethe Vestager, aggiungendo che "la misura aiuterà l'Italia anche a ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili importati, in linea con il piano RePowerEu, garantendo al contempo che eventuali distorsioni della concorrenza siano ridotte al minimo".

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