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Schlein debutta da leader, ma c'è il nodo segreteria

Schlein debutta da leader, ma c'è il nodo segreteria

Bonaccini, importante segnale di unità. C'è tema capigruppo

ROMA, 12 marzo 2023, 11:41

di Giampaolo Grassi

ANSACheck

Elly Schlein - RIPRODUZIONE RISERVATA

Elly Schlein - RIPRODUZIONE RISERVATA
Elly Schlein - RIPRODUZIONE RISERVATA

 L'accordo sulla presidenza del Pd ha aperto la strada a quella gestione unitaria del partito che finora era rimasta confinata nel cortile degli annunci e delle intenzioni. Con l'assemblea di oggi, Elly Schlein verrà proclamata ufficialmente segretaria e Stefano Bonaccini diventerà presidente.

 

Nessuna spaccatura, nessuna conta. "Ci sarà un voto unitario sul presidente e sulla direzione - ha detto Bonaccini ai suoi delegati - Sono passi che è importante fare insieme, quali segnali di unità del partito". Restano però da riempire ancora parecchie caselle. Intanto, sempre con l'assemblea, verranno eletti i vicepresidenti, il tesoriere e la direzione. E poi, nei giorni successivi, ci sarà da mettere insieme la segreteria e da decidere chi sarà chiamato nei ruoli di capogruppo alla Camera e al Senato: l'ipotesi di una sostituzione di Simona Malpezzi a Palazzo Madama e di Debora Serracchiani a Montecitorio si rafforza ogni giorno di più. Per l'assemblea, l'appuntamento è dalle 10 alle 17 al Centro Congressi "La Nuvola", nel quartiere Eur, a Roma. Dopo più di una settimana di schermaglie sotterranee, nei giorni scorsi Schlein ha offerto a Bonaccini la presidenza, chiudendo così una trattativa più lunga e tesa del previsto. La squadra del governatore puntava proprio a quel ruolo, mentre i sostenitori della segretaria avrebbero preferito che Bonaccini diventasse vicesegretario: "Il presidente - era il ragionamento - è più libero di fare quel controcanto che non può permettersi chi è coinvolto nella gestione politica del partito da numero due della segretaria". Il via libera alla presidenza di Bonaccini ha reso quindi più facile il percorso verso il coinvolgimento diretto dei sostenitori del governatore nella segreteria, come chiesto da Schlein, che mira sì a dettare la linea, ma con una gestione unitaria, che coinvolga anche le altre anime del partito. Nell'area del governatore, però, c'è chi frena, preferendo un ruolo meno marcato, anche per avere più libertà di critica. Per il momento, comunque, la parola d'ordine è "calma e gesso". C'è un quadro complessivo da definire, di cui c'è da tener conto e da cui dipendono gli accordi delle prossime settimane. Uno dei primi dossier da affrontare sarà quello dei capigruppo. Al momento, viene dato come più probabile che a sostituire Malpezzi e Serracchiani siano due parlamentari vicini a Schlein: per il Senato si fa il nome di Francesco Boccia e per la Camera quello di Chiara Gribaudo, che oggi era alla manifestazione di Cutro con la delegazione che ha rappresentato il Pd. Ma l'area Bonaccini non ha ancora abbandonato la speranza di indicare la capogruppo alla Camera. In quel caso, si fa il nome di Simona Bonafé. Nel borsino dei papabili per un incarico di partito in quota Bonaccini viene poi speso il nome della vicepresidente del parlamento europeo Pina Picierno, che ha corso in tandem al congresso col governatore dell'Emilia Romagna. Per il tesoriere, non viene esclusa la possibilità di una conferma Walter Verini, che ha sostenuto la corsa di Gianni Cuperlo alla segreteria. Un puzzle, molte tessere, molto lavoro ancora da fare. L'assemblea avrà anche un significato di ritorno alla normalità che non ha niente a che vedere con la politica: 705 delegati torneranno a partecipare in presenza, mentre 221 seguiranno i lavori in collegamento. Ad aprire la giornata, un minuto di silenzio per il senatore Bruno Astorre, scomparso nei giorni scorsi, e poi i videomessaggi di saluto di esponenti dei partiti del socialismo europeo: il presidente del Pse Stefan Löfven, la presidente del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo Iratxe Garcia-Perez, il presidente della Spd Lars Klingbeil e il leader del partito socialista belga Paul Magnette. Dal Pd fanno sapere che "saranno i colori verde, bianco e rosso a incorniciare la platea dell'Auditorium". Titolo della giornata: "La forza della comunità, per le persone, per il pianeta".  

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