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Mafia: In migliaia in corteo a Napoli. Mattarella, onorare chi si è opposto a disumanità mafie

Mafia: In migliaia in corteo a Napoli. Mattarella, onorare chi si è opposto a disumanità mafie

Giornata in ricordo delle vittime innocenti promossa da Libera e Avviso pubblico

ROMA, 21 marzo 2022, 18:56

Redazione ANSA

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Mafie: in migliaia a Napoli in ricordo vittime innocenti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mafie: in migliaia a Napoli in ricordo vittime innocenti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mafie: in migliaia a Napoli in ricordo vittime innocenti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Migliaia di persone in corteo a Napoli per gridare il loro no a tutte le mafie in occasione della 27ma Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e Avviso pubblico, in collaborazione con la Rai e con il patrocinio del Comune di Napoli, della Regione Campania e della Fondazione Polis.

LA DIRETTA

 

 

In testa al corteo un grande lenzuolo, 20 metri per 10, con l'arcobaleno della pace che occupa tutta la sede stradale e precede i gonfaloni dei comuni presenti. Tante le bandiere arcobaleno mostrate dai manifestanti. Trecento i pullman giunti da tutta Italia nel capoluogo partenopeo, piazza principale della manifestazione che si svolge in contemporanea in altre città italiane, da Torino a Roma, da Milano a Bari. Presenti esponenti del sindacato e delle istituzioni, studenti, e soprattutto i parenti delle vittime giunti a Napoli da tutta Italia. Il corteo, appena partito, attraverserà il centro per arrivare a piazza del Plebiscito.

Qui  sono stati letti i nomi di tutte le 1055 vittime innocenti di mafia: semplici cittadini, magistrati, rappresentanti delle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali. Lungo il percorso, a piazza Municipio, sede del Comune di Napoli, si uniranno al corteo il presidente della Camera Roberto Fico, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte. L'intervento di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha chiusp la manifestazione.

"Memoria è impegno. Onorare chi ha pagato con la vita il diritto alla dignità di essere uomini, opponendosi alla disumanità delle mafie, alla violenza, alla sopraffazione contro la propria famiglia, la comunità in cui si vive. Memoria è richiamo contro la indifferenza, per segnalare che la paura si sconfigge con la affermazione della legalità. Perché combattere le mafie significa adempiere alla promessa di libertà su cui si fonda la vita della Repubblica". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

"La nostra storia è fatta di alti e bassi. In questo momento sembra che la lotta contro le mafie non sia più una priorità, e non sia più assistita da un'attenzione e da una volontà, anche politica, importante". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Firenze, Giuseppe Creazzo, in occasione della Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata oggi a Firenze da Libera. "C'è chi approfittando della grave crisi della magistratura, portata dallo scandalo Palamara ne approfitta per colpire i magistrati e la magistratura in generale", ha aggiunto Creazzo.

"Desidero esprimere - prosegue Mattrarella - la mia vicinanza a quanti si ritroveranno nella manifestazione nazionale a Napoli e nelle altre piazze italiane per ripetere gesti insieme semplici e esemplari. Crescita civile e affermazione dei diritti si affermano con il consolidarsi della partecipazione dei cittadini". "Sconfiggere le mafie è possibile: lo testimoniano i risultati dell'azione senza sosta delle Forze di polizia, della Magistratura, della società civile. Le mafie cambiano pelle, centri di affari, modalità organizzative. Si insinuano nelle attività legali, e ogni sottovalutazione può aprire varchi alla penetrazione criminale. Istituzioni, forze economiche e sociali, comunità territoriali, singole persone: tutti sono chiamati all'impegno per contrastarla e sconfiggerla a tutela degli spazi di civiltà".

"La Giornata nazionale della Memoria e dell'Impegno per le vittime innocenti delle mafie è un monito a non dimenticare per non arrendersi all'illegalità". Lo afferma il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati nella ricorrenza del 21 marzo. "Rievocare - prosegue - il sacrificio degli oltre duecento bambini, donne e uomini che, dal secondo dopoguerra ad oggi, hanno perso la vita a causa del crimine organizzato significa ridare un nome e un volto a tanti martiri senza colpa. Solo attraverso il loro ricordo possiamo alimentare una nuova cultura della legalità. Una cultura fondata sulla determinazione ad essere sempre vigili garanti dei valori della giustizia, della democrazia e della libertà contro ogni tentativo di prevaricazione fondato sull'uso dell'intimidazione e della forza. Questo è il significato della ricorrenza che oggi celebriamo e che dobbiamo condividere specialmente con le giovani generazioni".

GLI STUDENTI - Da Napoli a Brescia, oggi 100mila studenti e giovani scendono in piazza per la giornata di memoria e impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L'iniziativa punta a ribadire che la lotta contro ogni mafia deve partire da un modello di istruzione differente. "Il 21 Marzo è una data che deve legare memoria e impegno. Non lasciare soli i familiari delle vittime innocenti di mafia è il primo passo per trasformare le tante battaglie di giustizia individuali in battaglie collettive per la giustizia sociale", dichiarano gli studenti di scuole e università presenti in piazza. "La crisi pandemica ha evidenziato con forza come le diseguaglianze economiche e sociali insieme al legame mafie-politica-economia siano tra i principali strumenti attraverso i quali le mafie si radicano e rafforzano sui territori", osserva Arianna Petrosino della Rete della conoscenza, tra le realtà organizzatrici della piazza "Nelle scuole e nelle università combattiamo la mafia ogni giorno - dichiara Lorenzo Morandi, coordinatore nazionale di Link coordinamento universitario - perché il diritto allo studio, universale e garantito a tutte e tutti, è il nostro unico strumento per non finire nelle mani della criminalità, e senza conoscenza non possiamo dare un altro modello di sviluppo ai nostri territori. Insieme a Libera ci stiamo interrogando su strumenti che possano contrastare gli atteggiamenti mafiosi e la corruzione nelle università, che si nascondono negli appalti, nei meccanismi amministrativi, e provano a insinuarsi anche nella comunità accademica".


   

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