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Ucraina, Di Maio: 'Niente bilaterali se Russia non dà segnali'. La replica di Mosca

di maio in aula

Ucraina, Di Maio: 'Niente bilaterali se Russia non dà segnali'. La replica di Mosca

Informativa al Senato e alla Camera del ministro degli Esteri

23 febbraio 2022, 10:56

Redazione ANSA

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Luigi di Maio in Aula - RIPRODUZIONE RISERVATA

Luigi di Maio in Aula - RIPRODUZIONE RISERVATA
Luigi di Maio in Aula - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Condanniamo la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di peace-keeping. È un gesto che rischia di esacerbare una situazione già molto tesa. Ricordo che si stima una presenza russa lungo i confini con l'Ucraina tra 170 e 190 mila unità". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio riferendo al Senato sulla crisi ucraina.

"In conferenza stampa Putin ha affermato di riconoscere le pretese di Donetsk e Lugansk sul territorio di tutto il Donbass, ben oltre la componente russofona presente nella regione e quindi includendo zone attualmente sotto il controllo delle forze armate ucraine, chiedendo per giunta il riconoscimento dell'annessione illegale della Crimea. Questo duplice sviluppo rischia di aprire la strada ad un'operazione militare su larga scala della Russia in Ucraina".

"Malgrado la gravità del momento e gli ultimi sviluppi cui stiamo assistendo in queste ore, vogliamo continuare a concentrarci su ogni iniziativa diplomatica che possa scongiurare una guerra. Una soluzione che riteniamo ancora possibile, anche se con margini che si riducono di giorno in giorno", ha detto il ministro.

"Abbiamo ribadito il sostegno dell'Italia all'integrità e alla piena sovranità territoriale dell'Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti e rivolto un appello alle parti perché tornino al tavolo negoziale nei formati appropriati. Iniziative unilaterali allontanano il raggiungimento di condizioni di stabilità e sicurezza nella regione".

"In questa situazione che può cambiare rapidamente è importante mantenere lo stretto coordinamento già in atto con i partner dell'Unione Europea e con gli Alleati della Nato. Lo dimostrano, da ultimo, il Consiglio Affari Esteri straordinario dell'Unione e la riunione tra i Ministri degli Esteri dei Paesi G7, cui ho partecipato ieri a Parigi".

"Stamattina ci siamo coordinati con il Presidente Draghi circa i prossimi passi da compiere per favorire una soluzione diplomatica. Siamo impegnati al massimo nei canali multilaterali di dialogo. Riteniamo tuttavia che non possano esserci nuovi incontri  bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei", ha affermato  Di Maio.

Polemica Mosca. Il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riferiscono Tass e Interfax, ha definito come "una strana idea di diplomazia" la dichiarazione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio nell'informativa al Senato, secondo cui non potranno esserci contatti bilaterali con Mosca fino a quando non ci saranno segnali di una de-escalation russa in Ucraina. "I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia in modo professionale".

Dopo l'intervento al Senato, il ministro ha svolto l'informativa anche alla Camera. "Anche Mosca  - ha affermato il responsabile della Farnesina - dipende fortemente dagli introiti dell'export di energia e l'Europa è, appunto, il suo miglior cliente". 

 

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