"Non dobbiamo più pensare all'Africa
come un continente oppresso dai problemi. La narrazione di
questa terra oggi racconta di un continente super dinamico,
giovane, pronto alle sfide del futuro, in cui sono presenti
leadership politiche partecipi dei destini del mondo, basti
pensare al premier etiope Abiy Ahmed Ali promotore dello storico
accordo di pace con l'Eritrea che gli è valso il Premio Nobel
2019 per la pace". E' quanto dichiara all'ANSA la vice ministra
degli Esteri, Emanuela Del Re, in occasione della Giornata
dell'Africa, che celebra la nascita dell'Unione Africana, "di
cui l'Europa è tra i primi partner - ricorda - e l'Italia
l'unico Paese ad avere un ambasciatore permanente accreditato".
"Parliamo - spiega Del Re - di un continente che cresce del
3,8% l'anno e che nel 2050 conterà 2,4 miliardi di persone. Una
terra impegnata a sviluppare le sue infrastrutture, che si è
posta obiettivi ambiziosi nell'agenda 2063 per lo sviluppo
sostenibile". "L'Italia considera, dunque, l'Africa un partner a
tutti gli effetti - prosegue la vice ministra - ed è impegnata a
promuovere la sicurezza, lo sviluppo economico e sociale di
questo continente, importante anche per le nostre aziende".
"La nostra cooperazione allo sviluppo è impegnata in ben 11
Paesi africani con progetti soprattutto nell'agrobusiness, ma
anche nelle concerie e nella formazione dei lavoratori. In Kenya
ad esempio abbiamo finanziato la creazione di startup che stanno
dando lavoro e un futuro a tanti giovani". "Il progresso in
Africa va coltivato - sottolinea Del Re - e noi lo stiamo
facendo, collaborando con le autorità locali che lavorano
volentieri con l'Italia perché ci riconoscono serietà e impegno
nel favorire il loro sviluppo, senza agende nascoste".
"Certo i problemi non mancano - riconosce la vice ministra -
e tra tutti il più grave è la sicurezza. Il terrorismo in Africa
continua ad essere una piaga devastante e il nostro impegno è
favorire la resilienza alle lusinghe di chi promette guadagni
facili e arruola i giovani". "Lavoriamo per cambiare la
mentalità, è questo l'impegno più importante che portiamo avanti
grazie anche ad una rete diplomatica estesa, seria e attiva che
punta sul dialogo sempre e comunque. Il legame tra Italia e
Africa è saldo: ci riconosciamo gli uni negli altri perché il
destino è comune", conclude Del Re.
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