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Conte: 'Si vince o si perde tutti, in sintonia con le parole di Draghi'

Premier in Aula al Senato: 'Favorevole a condividere le misure con i partiti"

Informativa del Presidente del Consiglio dei Ministri sulle iniziative del Governo per fronteggiare l'emergenza derivante dal diffondersi dell'epidemia da COVID-19

 

"Siamo in sintonia, serve uno shock, un'azione straordinaria" di fronte ad un'emergenza che "è simmetrica" ha detto il premier Giuseppe Conte lasciando l'Aula del Senato, interpellato dall'ANSA sull'intervento dell'ex numero uno della Bce che ha affermato: "Ci troviamo di fronte a una guerra contro il coronavirus e dobbiamo muoverci di conseguenza: il costo dell'esitazione potrebbe essere irreversibile. E' chiaro - ha aggiuto Draghi - che la risposta è un aumento del debito pubblico".

"Nel lavoro per il decreto di marzo abbiamo incontrato i leader dell'opposizioni e nel testo sono state raccolte alcune delle loro indicazioni, e anche ieri alla Camera ho ricevuto ampie aperture al confronto. Ora c'è un nuovo decreto e possiamo riprodurre questa metodologia di lavoro, anzi darò mandato al ministro D'Inca' di elaborare un percorso di più intenso confronto". Lo ha detto il premier, nella sua informativa sull'emergenza coronavirus, parlando al Senato. Conte ha anche precisato che "il governo è favorevole ad un percorso di condivisione con le forze politiche" per le misure di rilancio del Paese. "Dobbiamo riuscire a trasformare quest'emergenza in momento di opportunità per una crescita equa e sostenibile". Nel decreto aprile prevediamo "stanziamenti non inferiori ai 25 miliardi già stanziati, consentiteci di lavorare, vorremmo potenziare ancor di più quest'intervento", ha spiegato, confermando che per il decreto aprile il governo metterà in campo almeno le stesse risorse del dl marzo. 

Si tratta di una battaglia che "in Europa si vince tutti insieme altrimenti a perdere saremo tutti. Ribadirò questa posizione fra qualche ora, ad una video conferenza a livello di G20 e poi al vertice del Consiglio europeo", ha proseguito Conte ribadendo che "l'Italia è favorevole allo strumento dei Covid-bond, sottolinenado di non apprezzare la terminologia "coronabond", "preferirei chiamarli European Recovery bond".

"In merito alle forniture di mascherine dall'estero "ho letto di qualche uscita polemica. E' impensabile che la nostra collocazione geopoliticapossa essere condizionata da queste forniture", ha detto inoltre circa le polemiche per gli aiuti dalla Cina.

"La diffusione dell'epidemia da coronavirus ha innescato, in Italia e in Europa, una crisi senza precedenti, che sta esponendo il nostro Paese a una prova durissima. La necessità di contenere il contagio ci sta costringendo a misurarci con nuove abitudini di vita, con un impatto negativo sull'intero sistema produttivo, che coinvolge imprese, famiglie, lavoratori". Ha detto Conte. Un applauso unanime dell'Aula, con tutti i senatori in piedi, ha segnato il ricordo di chi ha perso la vita per il contagio da coronavirus. Questa "è una prova durissima che proviene da fattori esogeni per i quali non possiamo imputarci nulla: questo virus è un nemico invisibile, non conosce confini è come il vento, soffia dove vuole". ha aggiunto Conte sottolineando "l'orgoglio di appartenere ad una comunità di rara forza e bellezza".

"La responsabilità massima compete al Governo, senz'altro. Ne siamo consapevoli. Ed è per questo che sono qui a riferire delle nostre azioni, nella sede dove operate Voi rappresentanti del popolo. Ma la responsabilità, non mi stanco di dirlo è di tutti i cittadini, anche di Voi membri del Parlamento, perché mai come in questa condizione di assoluta emergenza, siamo chiamati a conformare tutte le nostre azioni verso il "bene comune", al quale siamo chiamati a contribuire attraverso il rispetto delle regole, con pazienza, fiducia, responsabilità", ha proseguito, precisando che "La nostra è una battaglia che va da Nord a Sud, che non coinvolge solo le regioni del Nord."

"Pensiamo a Regioni del Centro come le Marche. Abbiamo sperimentato - primi in Europa - un percorso normativo volto a contemperare, da una parte, l'esigenza di tutelare al massimo grado il bene primario della salute dei cittadini e, dall'altra, la necessità di assicurare adeguati presidi democratici", ha affermato il premier.

"Guardiamo al futuro per rispetto ai problemi immediati di chi vuole sapere se la Cassa integrazione arriva ora o fra due mesi". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando nell'Aula di Palazzo Madama. "Chiediamo al governo risposte immediate: il 70% dello stipendio dei medici sia esente da tasse. Ora impegni concreti: mascherine, bombole d'ossigeno. L'emergenza si sposterà alle case", aggiunge. 

"Se il governo cinese sapeva e ha coperto l'epidemia s'è reso colpevole di un crimine ai danni dell'umanità. Non si può far passare per salvatore chi ha contagiato il mondo" ha anche detto aggiunto Salvini, aggiungendo: "Se non diamo i soldi alla gente quella esce di casa: subito liquidità. Dico al governo che se ci vuole collaborativi bene, ma non ci stiamo a fare gli spettatori, ci ascolti".

"Grazie Draghi per le sue parole: è caduto il mito del non si può fare debito..Si può fare. Benvenuto, ci serve l'aiuto di tutti, anche del suo. Sono contento di quello che potrà nascere da questa intervista", ha affermato Salvini. 

"Penso che Conte abbia fatto bene a venire in Parlamento, oggi voglio dare atto al presidente del Consiglio di essere qui in Aula e di essersi aperta una discussione vera chiara". Queste le parole di Matteo Renzi intervenuto in Aula a Palazzo Madama. Il senatore Iv ha anche detto: "Lei presidente, ha fatto una citazione manzoniana, "del senno di poi son piene le fosse". C'è un'altra citazione manzoniana, sempre nel capitolo della peste, che 'il buon senso c'era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune'. Mi domando se non sia successo questo. Propongo di istituire una commissione d'inchiesta. Si sono fatte commissione d'inchiesta su tutto, penso si possa fare di fronte a 8mila morti. Ci sarà tempo, dopo le vacanze estive". 

 

 

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