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Ruby ter: Fadil rientra in aula e giudici la mandano via

Ruby ter: Fadil rientra in aula e giudici la mandano via

(V. 'Ruby ter: giudici Milano, no a 3 ragazze ...' delle 12.02)

MILANO, 14 gennaio 2019, 13:59

Redazione ANSA

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E' rientrata in aula, dopo che i giudici avevano deciso la sua esclusione dal processo 'Ruby ter' assieme a quella delle altre due giovani testi 'chiave' nel caso Ruby, e ha protestato Imane Fadil quando i giudici, su richiesta di uno dei legali, l'hanno invitata ad uscire.
    A notare la sua presenza in aula è stata l'avvocato Nadia Alecci, legale della senatrice Mariarosaria Rossi, anche lei imputata, e si è rivolta ai giudici per chiedere di farla allontanare, non essendo più la giovane parte civile e, anzi, essendo lei una delle testimoni del dibattimento (un teste non può assistere alle udienze prima della sua deposizione).
    Quando il presidente del collegio Marco Tremolada ha detto a Fadil che doveva uscire dall'aula, la ragazza ha provato a protestare dicendo che era un suo diritto rimanere in aula, ma i giudici le hanno fatto capire che non era così. Il processo proseguirà il 4 febbraio, quando i pm risponderanno sull'istanza della difesa di Silvio Berlusconi di trasferire il processo a Siena e poi in un'udienza successiva i giudici decideranno.
    Nel frattempo, è stata fissata per il 25 gennaio l'udienza preliminare sul filone che vede imputati l'ex premier e Roberta Bonasia sempre per corruzione in atti giudiziari e la giovane anche per falsa testimonianza. In caso di rinvio a giudizio, anche questo filone, trasmesso da Milano a Torino e poi rientrato nel capoluogo lombardo, dovrà essere riunito al processo principale.
   

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