Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

S&P non cambia la linea 5S-Lega ma sale allarme banche

S&P non cambia la linea 5S-Lega ma sale allarme banche

Sulla manovra si prende tempo.Tensione tra gli M5S. Spaventa lo spettro dell'Italexit. E Conte s'intesta dialogo

ROMA, 27 ottobre 2018, 09:40

di Michele Esposito

ANSACheck

Il premier Giuseppe Conte © ANSA/AP

Il premier Giuseppe Conte © ANSA/AP
Il premier Giuseppe Conte © ANSA/AP

Dialoganti e fermi con l'Europa, rassicuranti sui mercati: è questo il doppio binario su cui intende muoversi il governo alla luce della scure di Standard & Poor e di un nuovo venerdì difficile per spread e Borse.

Ed è un binario che non cambia dopo l'attesa "sentenza" di Standard & Poor's sull'Italia. Un giudizio sul quale i timori del governo, nel corso della giornata, sono andati crescendo di ora in ora immaginando lo "spettro" di una doppia bocciatura: il declassamento del rating al livello precedente a quello "junk" e la previsione di un outlook negativo. Alla fine però, nel governo hanno tirato un mezzo sospiro di sollievo perché il mantenimento del rating da parte dell'agenzia statunitense permette al M5S e la Lega di avere un appiglio, almeno al momento, per tenere il punto.
   

La sentenza, a questo punto, sembra quasi rispettare le previsioni del governo, nel quale resta una convinzione: a pesare sulla reazione dei mercati non è tanto la composizione della manovra ma il timore di un Italexit che, non a caso, il governo all'unisono sta negando da giorni. La decisione di S&P, tuttavia, aggrava, sul M5S-Lega, il peso della manovra e di quelle misure chiave - dal reddito di cittadinanza alla quota 100 - per le quali il governo, arrivando al 2,4% del deficit/Pil ha deciso di andare incontro alla bocciatura dell'Ue. Non a caso il governo manderà la legge di bilancio non prima di martedì concedendosi altro tempo per una correzione al fotofinish che comincia ad essere caldeggiata con una certa convinzione dall'ala più prudente di un esecutivo in cui comincia a porre con insistenza il tema della tenuta del sistema bancario. Sugli istituti italiani, non a caso, le rassicurazioni dei due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono costanti. Ma la maggioranza, sulle modalità di intervento, resta divisa con una parte del M5S che sembra propendere per la soluzione delle aggregazioni trovando però diversi oppositori interni. Nel Movimento le acque sono molto agitate. Non è piaciuto, ad esempio, il blitz di Carla Ruocco e Elio Lannutti sulla necessità di modificare il dl fisco. "Non entro nel merito ma la tempistica e la modalità del loro intervento sono sbagliate", spiega ad esempio il sottosegretario Stefano Buffagni che ha fatto sentire la sua voce anche nelle chat interne dei deputati.
   

Il governo, in queste ore, tiene quindi il punto, facendo leva sulla non bocciatura del rating da parte di S&P: la strategia viene ribadita nel corso di una riunione a Palazzo Chigi con i viceministri Laura Castelli e Massimo Garavaglia. Certo, l'inserimento di quota 100 e del reddito di cittadinanza in due ddl separati collegati alla manovra permette a M5S-Lega di prendere tempo su platea e tempistica delle due misure. E, nel frattempo, è il premier Giuseppe Conte a intestarsi l'onere di un difficile dialogo con l'Ue, che culminerà in un faccia a faccia, a metà novembre, con il presidente della commissione Jean-Claude Juncker. Ma quello di Conte è un dialogo a più direzioni, che va da Mosca a Washington passando per l'India, dove il capo del governo sarà per una vera e proprio missione di sistema. Più direzioni ma un unico obiettivo: dimostrare ai mercati che la fiducia nell'Italia non è evaporata "nonostante" l'arrivo di M5S e Lega a Palazzo Chigi. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza