I "fogli di via" legati
a palloncini rossi liberati verso il cielo: è stato il culmine
della dimostrazione dei No Tav, a Chiomonte davanti ai betafence
che proteggono il perimetro del cantiere della ferrovia ad Alta
Velocità Torino-Lione. Una protesta contro i provvedimenti
restrittivi spiccati di recente dalla questura di Torino a
carico di decine di attivisti.
"Avvisi orali, fogli di via, processi e condanne - ha detto
una speaker - sono gli ultimi colpi di coda di un fronte Sì Tav
che continua a sgretolarsi ma deve giustificare un impiego così
massiccio di forze dell'ordine. Per noi non fa differenza.
Continueremo ad esserci".
Alberto Perino, leader storico del movimento, ha ironizzato
dell'ordinanza con cui la prefettura ha esteso la zona rossa
intorno al cantiere: "Presa alla lettera - ha affermato - blocca
l'accesso a mezza Chiomonte e impedisce persino di andare in
chiesa. Non sono stati capaci neppure di scriverla".
Per domani è annunciata una iniziativa analoga a Giaglione.
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