Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Politica
  1. ANSA.it
  2. Politica
  3. Il 2017 è l'anno della consacrazione della 'tv liquida'

Il 2017 è l'anno della consacrazione della 'tv liquida'

Presenti Mattarella e Fico allaa relazione annuale dell'AgCom

Il 2017 è stato "l'anno della definitiva consacrazione della 'televisione liquida', con una stima di circa 3 milioni di cittadini che guardano abitualmente la tv in streaming e in numero 3/4 volte superiore che scaricano abitualmente contenuti televisivi sui propri device". E' la fotografia scattata dal presidente Agcom Angelo Marcello Cardani nella Relazione al Parlamento. "La tv tradizionale - precisa - manifesta comunque importanti segni di tenuta" sia in termini di risorse sia di ascolti, con 25 mln di contatti medi nel prime time.

Il settore televisivo resta molto concentrato, con i primi tre operatori che detengono nel 2017 circa il 90% delle risorse complessive e "quote non dissimili fra di loro": al primo posto si colloca 21st Century Fox/Sky Italia con una quota del 33% (in crescita di 1 punto); segue il gruppo Rai con oltre il 28%, pur in contrazione (-1,5 punti rispetto al 2016). Al terzo posto, con un peso pari al 28% (sostanzialmente invariato), il gruppo Fininvest/ Mediaset. Lo rileva l'Agcom nella Relazione annuale.

Editoria: Agcom, crisi profonda, politica intervenga  - Continua inarrestabile la crisi dell'editoria: nel 2017 "il valore economico del settore dell'editoria quotidiana e periodica registra una ulteriore flessione: 3,6 miliardi di ricavi complessivi, ossia il -5,2%. Il settore nell'ultimo decennio ha perso all'incirca metà del suo peso economico". E' l'allarme del presidente Agcom Angelo Marcello Cardani, convinto che il problema investa "governo e Parlamento" e richieda "una riflessione di ampio respiro". "Essendo qui in gioco non solo i destini di una filiera industriale, ma anche quelli di un bene di valore strategico e sociale quale l'informazione, la crisi di questo comparto e la contestuale ascesa di Internet quale tendenziale mezzo sostitutivo - riflette Cardani nella Relazione annuale al Parlamento - si configura quale tema di policy che interroga in primis Governo e Parlamento e che richiede una riflessione di ampio respiro". 

Lotta a fake news essenziale per difesa democrazia  - "L'informazione è un valore fondante della convivenza democratica e della libera manifestazione delle opinioni e per questo va utilizzata, costruita e diffusa con estremo rigore e cautela". E' il monito del presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani in chiusura della Relazione annuale. Nell'ambito della e-democracy, sottolinea Cardani, il più importante ambito di intervento è la "tutela di quel bene pubblico che è l'informazione: una informazione plurale, professionale, trasparente e verificabile nelle sue fonti, autorevole e credibile quanto ai suoi contenuti. Il contrasto alla disinformazione ed alla deriva delle fake news acquisisce senso e sostanza solo se collocato nel contesto della difesa dei principi dei nostri ordinamenti democratici. Siamo ben consapevoli, infatti, che quei fenomeni e quella deriva mettono a rischio non solo, banalmente, la sopravvivenza dei mezzi d'informazione classici, quanto, soprattutto, la salvaguardia dei modelli classici di formazione dell'opinione pubblica e di costruzione del consenso, e dunque, in definitiva, dei nostri assetti democratici".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video ANSA



Modifica consenso Cookie