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Le consultazioni di Conte alla Camera

La maggioranza al Senato sale a 171

E' terminata la giornata di consultazioni alla Camera del premier incaricato Giuseppe Conte con i partiti. "Desidero ringraziarli tutti vivamente per la franca e cortese interlocuzione che ho avuto con tutti loro, è stata una giornata proficua da tutti i punti di vista", ha detto Conte, il quale ha aggiunto: "Dedicherò l'intera giornata di domani ad elaborare una proposta da sottoporre a al presidente della Repubblica, i ministri che proporrò saranno politici, così come il sottoscritto, saranno persone che condividono obiettivi e programmi del governo del cambiamento e che avranno dato prova di poter adempiere alle funzioni pubbliche loro affidate con disciplina e onore".

LE CONSULTAZIONI CON I PARTITI

In difesa dell'Ue si è schierata Emma Bonino, che alle 12 ha aperto il giro di colloqui mentre Beatrice Lorenzin si è detta preoccupata per le norme sull'obbligatorietà dei vaccini. "Gli interessi dell'Italia si difendono in Ue e non contro la Ue", mette in chiaro la leader dei Radicali annunciando "un'opposizione molto rigorosa". Sulla stessa linea anche Leu. "Abbiamo espresso a Conte le ragioni che ci portano a essere convintamente all'opposizione ferma e attenta del nascente governo", ha detto Pietro Grasso di Leu al termine dell'incontro a Montecitorio con il premier incaricato. La leader Fdi Giorgia Meloni, che spera "che il governo faccia bene nonostante noi non ci saremo", fa sapere che su tutti i provvedimenti che erano del programma del centrodestra "noi ci siamo. Sul controllo dell'immigrazione, l'aiuto per la natalità, il sostegno alle forze dell'ordine. Su tutte queste cose siamo con la maggioranza così come sulla flat tax. Sul resto faremo le sentinelle nel rispetto di chi ha votato noi e centrodestra".

"E' un governo espressione del Movimento cinque stelle - ha detto Maurizio Lupi, capogruppo di noi con l'Italia - non lo sosteniamo". Sosterranno il governo di Conte il Maie e gli ex M5s. "L'incontro con il presidente incaricato è stato molto breve, il tempo sufficiente per presentargli l'intenzione, con il collega" Carlo Martelli di "sostenere le scelte del governo nel corso della legislatura". Lo dice Maurizio Buccarella, senatore ex M5s che oggi siede nel Misto, al termine delle consultazioni con Giuseppe Conte. "Ho voluto anche rappresentargli la solidarietà e vicinanza per quello che ha dovuto vivere per gli attacchi ingenerosi di questi giorni", aggiunge.

IL VIDEO DELLE CONSULTAZIONI

"Al presidente Conte abbiamo confermato le nostre valutazioni politiche, i nostri giudizi negativi rispetto a quello che è accaduto fin qui e alle scelte e ai contenuti del contratto di Lega e M5S che abbiamo trovato. Se si parte da quelle scelte non si può che trovare il Pd su un fronte alternativo", ha detto invece al temrine dell'incontro, il reggente del Pd Maurizio Martina al termine dell'incontro con Giuseppe Conte.

Silvio Berlusconi, dopo l'incontro con Conte, ha avuto un breve colloquio con Matteo Salvini che stava per entrare con la delegazione della Lega da Conte. Berlusconi ha lasciato la Camera senza fare dichiarazioni alla stampa.

"Siamo convinti che nelle prossime ore si possa partire con la soddisfazione di tutti, anche di coloro che non voteranno la fiducia. Sapremo convincere gli amici del centrodestra non con i posti, perché sarebbe irrispettoso per noi e per loro, ma con i progetti", ha poi detto il leader della Lega dopo le consultazioni con il premier incaricato.

"Lasciamo a Conte l'onore e l'onere di proporre i nomi e i ruoli di chi si farà carico di realizzare quello che gli italiani aspettano", ha aggiunto Salvini.

Gli fa eco Luigi Di Maio, che al termine delle consultazioni dice: "Oggi siamo molto felici, ci sono ancora alcune questioni da affrontare, dei ministri se ne occuperanno Conte e il presidente Mattarella, noi siamo una delle due forze che fa parte della maggioranza che mira a governare 5 anni".

LE ALTRE REAZIONI

Mentre il ministro dell'Economia uscente Pier Carlo Padoan rivendica il recupero del pil dal 2008 grazie al lavoro dei governi di centrosinistra, Matteo Renzi schiera saldamente il Pd all'opposizione. "Opposizione dura e rigorosa, ma civile. Adesso loro diventano il potere, loro diventano l'establishment, loro diventano la casta. Non hanno più alibi, non hanno più scuse", annuncia l'ex premier. E sulla stessa linea si schiera Silvio Berlusconi. "Questo governo - annuncia il Cav - non potrà vedere il sostegno di Forza Italia, sia per la partecipazione di una forza politica con noi del tutto incompatibile come il M5S, sia per i programmi gravemente insufficienti a dare una risposta ai bisogni degli italiani".

A questo punto la maggioranza al Senato sale a 171

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