Bonifici per quasi sei milioni di
euro, effettuati fra giugno 2016 e febbraio 2017 a soggetti
terzi privi di apparente giustificazione. Parla di questo, e di
un investimento di 45 milioni di euro per tipologia e
rischiosità difforme rispetto alle policies della società,
l'inchiesta della Procura di Torino su Finpiemonte. Lo afferma
il presidente della finanziaria della Regione Piemonte, avvocato
Stefano Ambrosini, che ha denunciato la vicenda in seguito ad un
controllo di routine sui conti subito dopo il suo insediamento.
"Nessuno di questi importi, in ogni caso, è idoneo a portare
sotto la soglia di legge il patrimonio di vigilanza", precisa
Ambrosini, secondo cui "immediatamente dopo la scoperta
dell'accaduto, Finpiemonte ha depositato atto di
denuncia/querela presso la competente Procura della Repubblica,
nonché presso la Procura della Corte dei Conti, e ha avviato
tutte le altre iniziative volte al recupero delle somme e al
risarcimento dei danni".
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