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Gentiloni: 'Prossimi 15 mesi decisivi per Ue'. Battaglia per sede Ema

Premier impegnato a tessere alleanze in vista della decisione del 20 novembre

Via libera di Camera e Senato alle risoluzioni di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del prossimo Consiglio Ue. Il testo è passato con l'astensione di Mdp. Al Senato approvata anche la risoluzione proposta da Ala.

"Abbiamo davanti 15 mesi che possono rivelarsi decisivi se si colgono alcune opportunità" per il futuro dell'Ue, "oppure che possono confermare la situazione difficile", ha detto Gentiloni intervenendo in aula alla Camera. "Noi siamo decisamente dalla parte di chi promuove maggiori livelli di integrazione e politiche comuni europee, è sempre stata la posizione dei governi italiani e la confermiamo oggi senza esitazione. Non possiamo permetterci di passare dalla tempesta perfetta del 2015-2016 a occasioni perdute nel 2017-2018. Il rischio è essersi lasciati alle spalle una crisi pericolosa per il destino europeo e rassegnarsi però all'idea che si avanti con quello che c'è per piccoli passi, a velocità dettata dagli ultimi vagoni del treno europeo, cioè paesi che vogliono avere vantaggi dall'Europa ma non obiettivi comuni. Noi vogliamo più Europa e non contrapponiamo il nostro paese all'Ue". "Siamo consapevoli di quanto il tema migratorio sia al centro dell'interesse dei concittadini europei - ha aggiunto Gentiloni -, l'Italia si presenta al dibattito come un paese orgoglioso di poter dare il buon esempio e mostrare i risultati di quello che abbiamo portato avanti. L'Italia è stato il paese più impegnato nel salvataggio delle vite umane in mare: come ha detto Junker l'Italia ha salvato l'onore dell'Europa". "Un orgoglio che ci consente di essere molto esigenti verso altri paesi dell'Ue".

Il ringraziamento di Tusk - "Il governo italiano sotto la leadership del premier Paolo Gentiloni ha cominciato a bloccare in modo efficace gli alti flussi di migranti" che c'erano "dal 2014" e "grazie all'Italia il numero di migranti irregolari e delle morti in mare è finalmente cominciato a calare". Ora però "l'Ue deve aumentare i suoi sforzi per aiutare" e "gli stati membri devono essere pronti a impegnarsi di più" mettendo più risorse nel Trust Fund per l'Africa. Così il presidente Del Consiglio europeo Donald Tusk alla vigilia del vertice Ue.

"L'Italia è pronta alla battaglia per portare l'Ema a Milano", assicura, tra l'altro Gentiloni, consapevole che il tema sarà delicato al vertice europeo di domani dove si inizierà a tessere le alleanze, in vista della decisione del 20 novembre. Si tratterà di una "competizione non facile", che metterà anche in chiaro se l'Ue "punta a mettere al primo posto i cittadini europei" oppure a continuare "a barcamenarsi tra le aspettative dei 27 diversi paesi". Nella due giorni di vertice si delineeranno le strategie dei 19 paesi che aspirano ad aggiudicarsi l'agenzia del farmaco e degli 8 che puntano invece all'autorità bancaria. E dall'Italia, oltre alla voce di Gentiloni, arriverà anche quella dell'ex premier Silvio Berlusconi che ha annunciato di volerne parlare personalmente con Angela Merkel che incontrerà alla riunione del Ppe.

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