"Più rappresentanza per i lavoratori e
meno privilegi per i sindacati, maggiore tutela dei giovani
precari e stop agli stipendi da capogiro dei sindacalisti che
sfiorano i 300mila euro all'anno". Luigi Di Maio, candidato
premier del M5S, replica alle polemiche sui sindacati e dice no
a "generalizzazioni", ma anche che è ora "di cambiare rotta".
"E Susanna Camusso - prosegue - non deve rispondere a noi, ma
ai lavoratori. Del resto non c'è peggior sordo, purtroppo, di
chi non vuole sentire".
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