"Luigi Di Maio mi accusa senza mezzi
termini di essere corresponsabile, con il mio "buonismo", dei
crimini commessi sulla pelle dei migranti. Mi associa di fatto
al Pd e al suo coinvolgimento in Mafia Capitale, perché di
questo tratta Mafia Capitale: del business sui rifugiati, di cui
mi sono occupato tra i primi attirando, inutile dirlo, l'ira del
Pd. Se fossi uno di loro, un grillino o un piddino, lo
querelerei. Ma non mi interessa la politica politicante, dunque
non lo farò. Quello che è certo è che Di Maio, con il suo
intransigente "cattivismo", parla e compiace, in breve cerca i
voti, di tutti quelli che i migranti li vorrebbero morti in
fondo al mare. Come nel Cile di Pinochet (o era il Venezuela?)".
Così Roberto Saviano replica su Facebook alle affermazioni del
vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Lo scrittore allega
al post le foto di Luigi Di Maio e Augusto Pinochet, alludendo
alla ormai celebre gaffe dell'esponente M5S che su Facebook
collocò il regime del generale in Venezuela anziché in Cile.
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