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Renzi, su Rai no editto bulgaro o liste proscrizione

Renzi, su Rai no editto bulgaro o liste proscrizione

Premier al Tg3, "Il mio lavoro è governare". Fico: "Pd smentisce se stesso e passa a intimidazioni"

30 settembre 2015, 21:03

Redazione ANSA

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Renzi al Clinton Global Initiative a New York, 27 settembre 2015 ANSA/CHIGI PALACE PRESS OFFICE/TIBERIO BARCHIELLI - RIPRODUZIONE RISERVATA

Renzi al Clinton Global Initiative a New York, 27 settembre 2015 ANSA/CHIGI PALACE PRESS  OFFICE/TIBERIO BARCHIELLI - RIPRODUZIONE RISERVATA
Renzi al Clinton Global Initiative a New York, 27 settembre 2015 ANSA/CHIGI PALACE PRESS OFFICE/TIBERIO BARCHIELLI - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non c'è alcun editto bulgaro. L'editto bulgaro l'ha fatto Berlusconi. Il mio lavoro è governare e non di fare liste di proscrizioni". Lo afferma Matteo Renzi al Tg3 in merito alle polemiche per le dichiarazioni del deputato Pd Michele Anzaldi sulla Rai.

"L'editto bulgaro l'ha fatto Berlusconi e io non richiamo nessuno. Non c'è nessuna volontà di mandare a casa nessuno", aggiunge il premier rispondendo alla direttrice del Tg3 Bianca Berlinguer. "Credo che la Rai, il sistema dell'informazione in generale, debbano essere liberi e indipendenti, e raggiungere dei risultati: il primo è far sì che i nostri cittadini siano sempre più orgogliosi delle cose che vanno, critici sulle cose che non vanno. Senza alcun editto bulgaro", prosegue Renzi. "C'è un signor direttore generale, farà lui le scelte da fare. Da parte nostra, c'è pieno sostegno per l'indipendenza", insiste. La Berlinguer chiede al premier di commentare le dichiarazione del deputato Pd e membro della Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, su Rai3 e Tg3. "Finché la legge prevede che la commissione di Vigilanza Rai abbia il ruolo che ha, è sacrosanto che i suoi membri esprimano le proprie opinioni", replica il presidente del Consiglio.

Fico, Pd smentisce se stesso e passa a intimidazioni - "Il Pd è davvero incredibile. Lo stesso partito che qualche mese fa urlava ai 4 venti che avrebbe liberato la Rai dai partiti, smentisce ogni giorno se stesso. E fa esattamente l'opposto" e ora "come se non bastasse passa alle accuse e alle intimidazioni attaccando platealmente alcuni programmi di inchiesta e il servizio pubblico". Lo scrive il presidente M5s della Commissione Vigilanza, Roberto Fico sulla sua pagina Fb dove torna sugli attacchi a Rai 3 del dem Michele Anzaldi: "Dichiarazioni e comportamenti gravissimi, un'ingerenza inconcepibile che non sembra voglia placarsi". "La Rai assicuri il servizio pubblico. Noi continueremo a difenderne l'indipendenza e ci batteremo perché possa ricominciare ad essere una fabbrica di cultura e di informazione, e non il megafono di partiti e politicanti" conclude Fico.

Speranza, certe affermazioni le fa Berlusconi non il Pd - "Non tocca alla politica definire i contenuti di Tg e talk show. La libertà dei giornalisti è un bene prezioso. Le affermazioni di questi giorni può farle Berlusconi. Non certo il Pd". Così Roberto Speranza, della minoranza Pd, dopo le polemiche suscitate dalle parole di Michele Anzaldi.

Gasparri, partita occupazione da parte truppe renziane - "È partita l'occupazione della Rai da parte delle truppe renziane, con alcuni pasdaran che lanciano minacce a destra e manca". Così il senatore Maurizio Gasparri (FI) che aggiunge: "Per fortuna che Renzi e i renziani erano quelli che: mai più i partiti nella Rai". Gasparri ritiene "lecito" "criticare certi aspetti del servizio pubblico", ma, aggiunge "una scomunica sistematica per preparare una stagione di occupazione è veramente singolare perché proviene da chi professava di voler liberare la Rai dalla politica". Inoltre secondo il parlamentare "vale come un monito che esorta all'asservimento quanti ancora non si sono consegnati all'attuale presidente del Consiglio". "Peraltro, - prosegue - i dati relativi alla presenza di Renzi in tv sono scandalosi a vantaggio del premier, con un danno spropositato per le opposizioni. Di questo chiederò che si discuta in Vigilanza, perché si ponga fine allo strapotere di Renzi che viola ogni norma vigente e la decenza stessa".

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