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Cooperazione e commercio,Italia nel Corno d'Africa

Cooperazione e commercio,Italia nel Corno d'Africa

Energia, grandi opere e Cdp in campo. Roma in prima fila

ROMA, 14 luglio 2015, 21:34

Redazione ANSA

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 L'Africa è strategica per l'Italia anche per le sue possibilità di investimenti oltre che per i giacimenti energetici che vedono l'Eni in prima fila in attività di estrazione.
    L'Etiopia, ex colonia italiana, nonostante la povertà sia ancora largamente diffusa, è una delle economie emergenti del continente africano e le imprese del Bel Paese stanno approfittato di questo boom. Il gruppo Salini-Impregilo, ad esempio, è impegnato nella costruzione di due dighe per impianti idroelettrici (la Grand Reinassance Dam e la Gilgel Gibe III) che Renzi ha visitato oggi, durante la missione in Etiopia. "Orgoglio italiano": cosi', tra selfie e strette di mano, il premier ha incoraggiato ingegneri e operai impegnati nella costruzione della diga nel sudovest del paese africano: alta 246 metri e capace, attraverso 2 gallerie, di portare acqua alla centrale idroelettrica che produrra' 1870 megawatt di energia. Pari, ha evidenziato Renzi, all'energia di 2 centrali nucleari.
    L'obiettivo del governo è diversificare l'approvvigionamento delle fonti energetiche rispetto al canale esclusivo con la Russia. Una strategia che assume ancora più rilievo dopo che Gazprom ha cancellato la commessa con Saipem per il gasdotto Turkish Stream a favore di North Stream. Una vicenda, ha promesso Renzi, su cui occorrerà un approfondimento.
    IN questo quadro, scende in campo anche la Cassa depositi e prestiti (CDP) che diventa la nuova Istituzione Finanziaria Italiana per la cooperazione allo Sviluppo (DFI - Development Finance Institution). L'annuncio è stato dato alla presenza del primo ministro italiano Matteo Renzi ad Addis Abeba, nel corso della Terza Conferenza internazionale sulla finanza per lo sviluppo organizzata delle Nazioni Unite.
    Nello specifico CDP - attenendosi ai criteri di eleggibilità e alle linee guida delle Nazioni Unite - opererà attraverso due distinte attività: la gestione - in coordinamento con gli altri attori istituzionali delle cooperazione italiana - delle risorse pubbliche destinate allo sviluppo internazionale, con l'obiettivo di fornire finanziamenti a condizioni di favore ai settori pubblico e privato dei paesi partner; il finanziamento diretto di progetti di sviluppo, per favorire l'imprenditoria locale e la costituzione di imprese miste, mettendo a disposizione del settore pubblico e privato finanziamenti, strumenti di risk sharing e capitale di rischio. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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