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Prodi, dall'euro non si torna indietro

Prodi, dall'euro non si torna indietro

"Ue decida se essere laboratorio o museo"

ROMA, 29 maggio 2014, 16:29

Redazione ANSA

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Romano Prodi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Romano Prodi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Romano Prodi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Con la creazione dell'euro "si è veramente superato lo stato nazionale", ma "il problema è che è cambiata la politica, non l'idea dell'euro" e ora l'Europa deve decidere se essere "un laboratorio o un museo". Così Romano Prodi in un'intervista alla Treccani.it,  sito dell'Enciclopedia Italiana,  e pubblicata anche sul sito dell'Ansa.
    Secondo Prodi "i grandi paesi sono diventati paurosi prima dell'immigrazione, poi dei cinesi, poi della crisi e dei partiti populisti. I leader, invece di fare come Kohl ('voglio una Germania europea'), hanno inseguito i voti populisti. A questo punto è chiaro che la serietà è cominciata a venire meno" ed "è arrivata la crisi, che ha messo a nudo la mancanza di pilastri".
    "Ma adesso indietro non si torna", è la convinzione dell'ex presidente del Consiglio, e bisogna "stabilire cooperazione di carattere economico, finanziario". Ma questo "non è un problema tecnico, è un problema politico". Dobbiamo essere noi "a decidere se saremo un laboratorio o un museo", aggiunge Prodi, spiegando di non credere "nella dissoluzione dell'Europa" e sottolineando che "i paesi singolarmente presi non possono essere protagonisti del futuro".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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