"Un intervento urgente finalizzato a
riconoscere a tutti i soggetti interessati dal concordato
preventivo biennale un congruo differimento sia del termine del
31 ottobre per l'accettazione della proposta sia di quello di
presentazione delle dichiarazioni". È la richiesta avanzata dal
presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de
Nuccio, in una lettera inviata oggi al ministro dell'Economia,
Giancarlo Giorgetti, al suo viceministro Maurizio Leo e al
direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. Lo
si legge in una nota, nella quale si ricorda che i
professionisti avevano già manifestato la necessità di una
proroga la scorsa settimana, dopo che all'Ordine della categoria
"erano arrivate numerosissime segnalazioni di contribuenti e
colleghi che evidenziano l'insufficienza del termine del 31
ottobre per l'accettazione della proposta e la trasmissione
all'Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni, alle quali devono
essere allegate dette accettazioni.
L'istituto, si evidenzia, "si rivolge a una platea molto
ampia di contribuenti, rappresentata dai quasi 5 milioni di
soggetti titolari di partita IVa che potranno decidere se
accettare, o meno la proposta di concordato elaborata
dall'Agenzia solo dopo un'attenta valutazione dei rischi e delle
opportunità che potranno derivare dall'adesione. Tali
valutazioni sono svolte con l'ausilio fondamentale dei
commercialisti, chiamati a svolgere una delicata attività di
informazione e analisi preventiva dell'evoluzione del business
dei loro assistiti nel biennio di validità del concordato",
spiega ancora il presidente.
Secondo de Nuccio, infine, "è auspicabile che l'amministrazione
finanziaria metta a disposizione dei colleghi strumenti volti a
semplificare la raccolta e il recupero dei dati e delle
informazioni dei contribuenti relativi alle annualità 2018-2023
necessari per facilitare la definizione e l'adesione al
concordato preventivo biennale", termina la nota.
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