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I commercialisti italiani incontrano gli omologhi anglosassoni

I commercialisti italiani incontrano gli omologhi anglosassoni

Riunione oggi, a Londra; sul tavolo Brexit, post-Covid e guerre

ROMA, 25 marzo 2024, 15:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi, a Londra, presso la Chartered accountants' hall, il presidente dei commercialisti italiani Elbano de Nuccio, accompagnato dal vicepresidente di Accountancy Europe Giancarlo Attolini, ha incontrato i rappresentanti della professione di Gran Bretagna e Irlanda.
    "Quella anglosassone è da un lato una professione che svolge un ruolo estremamente significativo nel contesto internazionale, dall'altro esprime delle peculiarità che la differenziano in maniera importante dalla tradizione delle professioni economico-contabili continentali. Il fatto che su loro invito i colleghi d'oltremanica abbiano voluto ascoltare il nostro modo di intendere e esercitare la professione e aprire un confronto con il nostro Consiglio nazionale è estremamente significativo", ha affermato il numero uno del Consiglio nazionale della categoria economico-giuridica, che nel nostro Paese conta circa 130.000 iscritti agli albi.
    Affrontati da de Nuccio "i cambiamenti e le difficoltà di questi anni, gli equilibri europei modificati dalla Brexit, la crisi legata alla pandemia, le guerre in corso", nonché "le sfide della digitalizzazione, della sostenibilità e dell'intelligenza artificiale. Tutte questioni che siamo chiamati ad affrontare come Istituti nel sostenere i nostri membri, rimodellando i servizi per affrontare una dura concorrenza, ma restando comunque fedeli al nostro ruolo di anello di congiunzione tra diverse parti (decisori politici, legislatori, imprese, società civile), a livello nazionale, europeo e internazionale", si legge in una nota.
    "Si è convenuto di avviare un costante coordinamento tra il Consiglio nazionale e gli istituti britannici, in particolare con riferimento ai temi trattati da Ifac (l'Organismo che riunisce i professionisti economici di tutto il mondo) e Accountancy Europe. Un cambio di approccio grazie al quale l'Italia intende farsi portavoce a livello internazionale delle esigenze della professione contabile e svolgere un ruolo di guida nell'Unione europea e in tutti i contesti internazionali", ha chiuso il presidente.
   

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