Il Consiglio nazionale dei
commercialisti ha approvato - e messo in pubblica consultazione
fino al 10 marzo - la proposta del nuovo Codice deontologico
della professione, che recepisce i contenuti della legge
sull'equo compenso per le prestazioni dei lavoratori autonomi,
approvata nell'aprile del 2023 e in vigore dal mese successivo.
Nel testo si evidenzia che "è fatto obbligo al professionista di
convenire con il cliente, in qualunque forma, un compenso per
l'esercizio dell'attività professionale che sia giusto, equo e
proporzionato alla prestazione professionale richiesta e
determinato in applicazione dei parametri previsti dal decreto
ministeriale di riferimento" per la categoria.
E, tra le novità del codice (disponibile online su
https://commercialisti.it/visualizzatore-articolo?_articleId=154
5966&plid=46498), c'è anche l'altolà al commercialista ad
"offrire, senza esserne richiesto, con qualsiasi modalità le
proprie prestazioni professionali al domicilio fisico, o
digitale degli utenti, nei luoghi di lavoro, di riposo, di svago
e, in generale, in luoghi pubblici, o aperti al pubblico".
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