Il Consiglio nazionale dei
commercialisti, attraverso il tesoriere e delegato all'area
fiscalità Salvatore Regalbuto, ha presentato istanze relative
agli adempimenti connessi alla trasmissione dei dati per la
dichiarazione precompilata.
Lo si legge in un'informativa agli Ordini territoriali della
categoria firmata dal presidente nazionale Elbano de Nuccio.
In particolare, recita la nota, i professionisti invocano
"un'adeguata proroga del termine per la trasmissione all'Agenzia
delle Entrate dei dati relativi alle spese per interventi di
recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione
energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali
ai fini della elaborazione della dichiarazione precompilata
considerate le tempistiche con cui è stato messo a disposizione
il software di compilazione", nonché lo stop all'obbligo di
indicare i dati relativi alle spese oggetto di sconto in
fattura, o cessione del credito.
ll Consiglio nazionale, si specifica, "ha anche formalizzato una
proposta emendativa finalizzata ad una sensibile riduzione del
regime sanzionatorio per le violazioni relative alla
comunicazione dei dati ai fini della dichiarazione precompilata:
attualmente, infatti, in caso di omessa, tardiva, o errata
trasmissione dei dati relativi alle spese sanitarie, ovvero
delle altre spese che danno diritto a deduzioni dal reddito o
detrazioni dall'imposta, la sanzione applicabile è pari a 100
euro per ogni comunicazione, con un massimo di 50.000 euro. Se
la comunicazione è correttamente trasmessa entro 60 giorni dalla
scadenza prevista, la sanzione è ridotta a un terzo con un
massimo di 20.000 euro", si legge.
"Si tratta - scrivono i commercialisti - di un regime
sproporzionato che occorre mitigare al fine di garantire proprio
il rispetto del principio di proporzionalità delle sanzioni per
violazioni che non sono certamente da ascrivere a comportamenti
di tipo elusivo o evasivo da parte dei soggetti obbligati",
termina la nota.
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