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Mangione sempre più eroe contro le assicurazioni mediche

Mangione sempre più eroe contro le assicurazioni mediche

'Sono mafiosi'. Cresce il sostegno popolare, fioccano le donazioni

12 dicembre 2024, 19:55

di Claudio Salvalaggio

ANSACheck
Luigi Mangione © ANSA/EPA

Luigi Mangione © ANSA/EPA

Cresce in Usa la popolarità di Luigi Mangione, il 26enne ex studente modello, rampollo di una ricca famiglia italoamericana di Baltimora accusato di aver ucciso a colpi di pistola a New York il Ceo di un colosso assicurativo medico. Dopo la sua incriminazione, sta diventando un'iconico martire della battaglia contro la cinica avidità delle mutue private, portando alla luce le magagne di un sistema che la politica americana continua a tollerare.

Nel giro di pochi giorni sono più di mille le donazioni versate in una raccolta fondi online per la sua difesa legale, con messaggi di supporto e persino celebrazioni del crimine. Sui muri di New York sono apparsi manifesti 'Wanted' con i volti del Ceo assassinato e di altri dirigenti del settore, già messi in allerta dall'Fbi. Alcuni siti web vendono merchandise Mangione, dalle t-shirt 'Free Luigi' ai cappelli con la scritta 'Ceo Hunter' (cacciatore di ceo) stampata su un bersaglio.

Mangione ha anche molte ammiratrici sul web, per il suo sorriso e i suoi addominali scolpiti immortalati in numerose foto. E sono centinaia gli utenti che inondano i social di post e video di trattamenti medici negati e reclami, scaricando tutta la loro frustrazione per un sistema complicato e respingente. Oppure i lettori che raccontano ai media le loro odissee, come il 26enne Arete Tsoukalas, che si è visto chiedere 13 mila dollari al mese di copay (una sorta di ticket) per una chemioterapia. O il 43enne Isaac Rosenbloom, che non sa se ha un cancro perché la sua assicurazione non ha approvato la risonanza magnetica per alcuni noduli ai polmoni.

Sui social non mancano le teorie cospirative, come quella che ricama sulla ricorrenza criptica del numero 286, come la carta Pokémon (la 286ma della serie Pokédex) ritrovata, il numero di tweet scritti da Mangione prima di commettere l'omicidio, il codice con cui le compagnie assicurative respingono gli appelli sui rimborsi, le miglia di distanza tra il McDonald's di Altoona, in Pennsylvania, dove è stato arrestato, e l'Hilton Midtown Hotel, teatro dell'agguato.

Secondo uno studio della Kff, un gruppo di ricerca no profit sulla sanità, la maggioranza degli assicurati adulti ha almeno un problema di assicurazione sanitaria all'anno e circa il 41% ha debiti per conti medici o dentistici. Debiti che ammontano complessivamente ad almeno 220 miliardi di dollari.

Anche Mangione potrebbe aver avuto qualche problema, dopo essersi sottoposto quest'anno a un intervento non riuscito contro una spondilosi aggravata da un incidente col surf. Ma il giovane covava da tempo la sua rabbia contro il sistema. Le mutue private sono "mafiosi diventati troppo potenti" e sfruttano gli Stati Uniti "per accumulare immensi profitti", ha scritto nel suo manifesto di tre pagine che, secondo la responsabile della polizia di New York Jessica Tisch, "riflette sia il movente che il modo di pensare" del presunto assassino. Mangione denuncia che gli Usa hanno "il sistema sanitario più caro del mondo" e tuttavia il Paese "è al 42mo posto come aspettativa media di durata della vita". Il giovane scrive inoltre che altri hanno fatto luce sulla "corruzione e l'avidità" di queste corporation, ma che lui è stato il primo a fronteggiarle "con tale brutale onestà".

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