Il Los Angeles Times perde un
altro pezzo della redazione nell'ennesimo scontro con il
proprietario. Mercoledì ha lasciato la direttrice degli
editoriali, dopo che l'imprenditore miliardario che ha comprato
il giornale nel 2008 ha impedito che la testata facesse un
endorsement per la candidata dem Kamala Harris.
"Voglio chiarire che non accetto che si resti in silenzio. In
tempi pericolosi, le persone oneste devono farsi sentire. Questo
è il mio modo di farlo", ha detto alla Columbia Journalism
Review Mariel Garza, la quale ha spiegato che il comitato
editoriale aveva in programma di schierarsi con Harris, ma che
Patrick Soon-Shiong - tycoon sudafricano-americano di origine
cinese - ha imposto che il giornale non prendesse le parti di
nessuno dei candidati alla presidenza. La testata, principale
quotidiano di una città apertamente progressista, ha appoggiato
il candidato democratico in ogni elezione presidenziale dal
2008. Anche in vista del 5 novembre di quest'anno ha pubblicato
una lista di endorsement per le elezioni del procuratore
distrettuale, di rappresentanti dello stato, del comune e della
contea.
Il Los Angeles Times non attraversa il suo miglior momento.
Quest'ultimo dissidio tra la redazione e il magnate del biotech
prestato all'editoria arriva dopo le dimissioni del direttore a
gennaio e all'annuncio di nuovi licenziamenti tra i lavoratori.
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