(ANSA) - NEW YORK, 10 GEN - Il Great Salt Lake in Utah è
sull'orlo del collasso. L'enorme bacino lacustre ha perso il 73%
della sua acqua e il 60% della sua superficie poiché migliaia di
miliardi di litri d'acqua vengono deviati da esso per rifornire
fattorie e case. In questo modo il lago non è in grado di
sostenere parte della fauna selvatica, e presto potrebbe
influire negativamente sulla salute umana.
Secondo un nuovo rapporto diffuso dai media, nel giro di
pochi anni il calo dei livelli del lago potrebbe rendere
impossibile l'estrazione di magnesio, litio e altri minerali,
mentre la polvere proveniente dal fondale esposto potrebbe
danneggiare ulteriormente i raccolti e causare uno scioglimento
più rapido della neve, provocando perdite economiche diffuse per
le industrie agricole e turistiche dello Utah.
Infine, a meno che non vengano prese misure drastiche per
ridurre il consumo di acqua, milioni di persone saranno esposte
alla polvere tossica contenuta nel fondale del bacino in via di
prosciugamento che possono esacerbare le condizioni
respiratorie, le malattie cardiache e polmonari, e potrebbero
aumentare il rischio di cancro dei residenti. Un team di 32
scienziati e ambientalisti ha avvertito che il lago potrebbe
avere un declino incredibile in soli cinque anni.
Per salvare il bacino, il dossier suggerisce che potrebbero
essere necessarie riduzioni del 30-50% nell'uso dell'acqua.
"Abbiamo davvero bisogno di aumentare la velocità della nostra
risposta e anche aumentare la nostra ambizione riguardo a quanta
acqua restituiamo al lago", ha affermato Ben Abbott, ecologo
della Brigham Young University e uno degli autori principali del
rapporto. (ANSA).