Il cambiamento climatico minaccia
la sopravvivenza dell'umanità: il pianeta è su una traiettoria
insostenibile. Lo afferma JPMorgan in un report redatto dai suoi
economisti David Mackie e Jessica Murray e inviato ai suoi
clienti. Datato 14 gennaio, il rapporto - riportano i media
americani - non era destinato a essere reso pubblico anche
perché condanna implicitamente la strategia della banca, uno dei
maggiori finanziatori di combustibili fossili.
"Non possiamo escludere" che il cambiamento climatico si
traduca in "risultati catastrofici quali una minaccia alla vita
umana così come la conosciamo" si legge nel rapporto, nel quale
si precisa che più un'azione sul clima è ritardata più
aumenteranno in futuro i costi. Secondo JPMorgan a politiche
invariate, ovvero prevedendo un aumento delle temperature di 3,5
gradi Celsius entro il 2100, il cambiamento climatico ridurrà il
pil pro capite del 7,2%. Si tratta comunque di stime incerte in
quanto i "modelli economici hanno difficoltà a calcolare eventi
con basse probabilità che potrebbero rivelarsi catastrofici".
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