"In tempi di cambiamenti
socioeconomici e delle sfide inaspettate che hanno seguito alla
pandemia, come la crisi energetica in corso, l'inflazione in
aumento e la spaccatura della catena di approvvigionamento
globale crediamo che, ora più che mai, l'Africa sia il posto
giusto per investire": lo ha sostenuto Pietro Mininni, direttore
Africa di The European House-Ambrosetti, intervenendo a
Johannesburg alla 9/a edizione del "Southern Africa-Europe CEO
Dialogue" organizzato dallo stesso primo think tank privato
italiano e quarto in Europa.
Il Sadc (La Comunità di sviluppo dell'Africa meridionale) è
particolarmente importante grazie all'integrazione politica ed
economica che ha raggiunto e allo sviluppo avanzato del settore
finanziario della comunità, ha sottolineato Mininni parlando
ieri alla prima delle due giornate della conferenza cui hanno
partecipato più di 200 amministratori delegati provenienti da 10
nazioni, con una forte presenza italiana.
"Il nostro "Ceo Dialogue" mira a costruire una comunità
esclusiva e influente di leader, per far crescere le loro
imprese, i loro paesi e i loro continenti", ha ricordato il
manager di Ambrosetti. Si punta ogni anno a "mettere a fuoco i
settori strategici della cooperazione economica e di promuovere
partenariati internazionali", ha detto ancora.
All'incontro organizzato in collaborazione con la Provincia
sudafricana del Gauteng, considerata la "porta per gli
investimenti" dell'Africa, è stato sottolineato che - per
crescere - il continente deve riuscire a essere più integrato e
creare un singolo mercato. Entro il 2050 comunque la sua
popolazione raggiungerà i 2,5 miliardi di persone, pari al 25%
degli abitanti sulla terra, e la crescita economica potrebbe
essere equivalente a quella della Cina, se gestita
correttamente.
Le relazioni commerciali tra Sudafrica e Italia hanno ancora
ampio margine di crescita, ha segnalato Paolo Borzatta, del
consiglio di amministrazione di Ambrosetti, parlando alla platea
in cui spiccavano fra gli altri il Ministro delle Finanze del
Sudafrica Enoch Godongwana, il collega dell'Energia e delle
Risorse Minerarie Gwede Mantashe e il Segretario di Stato per le
Finanze dell'Angola Ottoniel Carvalho Dos Santos, oltre a
rappresentanti di molte istituzioni pubbliche e private, tra cui
Aspen, l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo
(Aics), Ice e il Comitato per Roma Expo 2030.
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