In presenza di autorità nazionali e
regionali dell'Ecuador, dell'ambasciatrice d'Italia a Quito,
Caterina Bertolini, e dal direttore per il SudAmerica della
Cooperazione italiana, Mario Beccia, è stato avviato il progetto
Latitud Iche, primo itinerario turistico gastronomico nazionale
che coinvolgerà quattro cantoni della provincia costiera di
Manabí, situata nella parte occidentale del Paese.
Latidud Iche è finanziato dal Fondo italo-ecuadoriano per lo
sviluppo sostenibile (Fieds), in collaborazione con la Banca
interamericana di sviluppo (Idb) e realizzato dalla Fondazione
Fuegos.
Il progetto, una sorta di percorso turistico, riguarda una
scuola, un ristorante, un laboratorio e una incubatrice, si
ispira in parte ai principi del movimento slow food fondato
dall'italiano Carlo Petrini, che si concentra sull'importanza di
usi e tradizioni alimentari per la trasformazione degli
ingredienti locali.
Durante la cerimonia l'ambasciatrice Bertolini ha ricordato
che "come ai può ben immaginare, la gastronomia e la cucina
tradizionale locale sono qualcosa che qui, come Italia, è
importante conservare, difendere e promuovere".
E poiché in Italia la gastronomia è considerata un valore
culturale fondamentale, ha poi sottolineato, "ci impegniamo a
promuoverla anche in altri Paesi, soprattutto quando ha un
enorme potenziale nazionale e internazionale, come la cucina
Manabi".
Per raggiungere questo obiettivo sono stati stanziati
998.539,77 dollari, messi a disposizione dal Fieds, nato da un
accordo italo-ecuadoriano per la riconversione del debito, e
assegnati attraverso un bando nazionale.
Il percorso, che si sviluppa nei cantoni che ospitano le
città di Sucre, Jama, San Vicente e Pedernales, interessate dal
terremoto del 2016, ha cominciato a prendere forma nell'agosto
2020 con cinque esperienze per approfondire la conoscenza e
l'utilizzo di cocco, cacao, caffè, latticini , pesce e
crostacei, mentre fra alcuni mesi è previsto l'avvio di una
sesta esperienza, di cui sarà protagonista il pepe di manaba.
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