Nell'ambito delle iniziative di
sostegno alla candidatura di Roma quale sede dell'Expo 2030, lo
'special ambassador' del governo italiano, Donato Di Santo, è
tornato in America latina per una missione riguardante Paraguay
e Uruguay.
Ex segretario generale dell'Iila ed ex sottosegretario agli
Esteri, Di Santo, dopo le missioni che lo hanno già portato in
Colombia, Ecuador, Honduras, Messico, Panama e Repubblica
Dominicana, ha fatto tappa, fra domenica e ieri ad Asunción,
capitale paraguaiana,
In delegazione con l'ambasciatore Paolo Campanini, l'inviato
italiano è stato ricevuto dal presidente della repubblica Mario
Abdo Benitez che, pur in partenza per l'Assemblea generale
dell'Onu a New York, ha voluto, segnala un comunicato,
"trasmettere un segno di vicinanza all'Italia".
Sono seguiti incontri con il ministro dell'Industria e
Commercio, Luis Alberto Castiglioni, con la ministra del
Turismo, Sofia Montiel de Afara, con il titolare dell'Interno,
Federico Gonzalez. e con il vice ministro degli Esteri, Raul
Silvero Silvagni.
Di Santo ha proseguito i suoi colloqui anche con il sindaco
di Asunción, Oscar Rodriguez, con il Nunzio Apostolico e con il
capo della delegazione Ue in Paraguay.
Infine, e prima di partire per l'Uruguay, l'inviato speciale
ha preso la parola durante un ricevimento organizzato
dall'ambasciatore d'Italia, in presenza di esponenti del
governo, delle istituzioni politiche, del mondo economico
imprenditoriale, nonché di organismi sociali e culturali, e di
rappresentanti della collettività di origine italiana in
Paraguay.
Con la presentazione ufficiale dei Dossier di candidatura,
avvenuta lo scorso 7 settembre a Parigi presso la sede del BIE,
l'ente internazionale che promuove le Esposizioni Universali, la
competizione tra le varie città candidate è entrata nel vivo e
si concluderà nel novembre 2023 quando i 170 paesi membri
esprimeranno il proprio voto e sceglieranno la città sede di
Expo 2030.
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