Il Polo Culturale
ItalianoRio ospiterà il prossimo venerdì 13 settembre alle ore
17.30 l'esibizione del Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi,
associazione dedita alla valorizzazione del patrimonio storico,
culturale, artigianale e musicale di Bisiacaria e della Regione
Friuli Venezia Giulia.
Costituito formalmente nel dicembre 2000, il gruppo si
distingue per l'impegno nella promozione delle tradizioni locali
attraverso un'ampia gamma di attività, tra cui la partecipazione
alle principali manifestazioni folcloristiche europee, la
salvaguardia del dialetto bisiàc, l'organizzazione di mostre
tematiche e itineranti e la produzione delle pubblicazioni
editoriali.
L'evento organizzato dall'Istituto italiano di cultura di Rio
de Janeiro sarà l'occasione per conoscere le tradizioni della
Bisiacaria, regione in provincia di Gorizia situata tra il Carso
e il Mar Adriatico, nota per il suo dialetto Bisiàc, variante
del Veneto antico. Il gruppo si esibirà in costumi tradizionali
che includono tre modelli femminili, rappresentanti epoche
diverse, e uno maschile, accuratamente ricreati sulla base di
fonti storiche. L'esibizione sarà accompagnata dal Cavaliere
Franco Miniussi, vescovo di Ronchi dei Legionari (Go) e membro
del consiglio direttivo dell'Associazione Giuliani nel Mondo di
Trieste.
Nel 2011 il Gruppo è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni
e le Attività Culturali come gruppo di musica popolare e
amatoriale di interesse nazionale e nel 2012 ha ricevuto la
medaglia di rappresentanza dal presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano.
Una delle attività principali del gruppo è la valorizzazione del
canto popolare attraverso un progetto corale che mira a
recuperare antichi motivi della Bisiacaria e del Friuli Venezia
Giulia, arricchendo le presentazioni con esibizioni e
interazioni con il pubblico. Il repertorio comprende brani della
tradizione europea, oltre a canti sacri e natalizi, accompagnati
da fisarmonica, chitarra e, occasionalmente, pianoforte, con
particolare attenzione all'uso di strumenti rudimentali e
alternativi, realizzati dagli artigiani del gruppo.
Dal 2006 il Gruppo propone anche un esclusivo repertorio di
canti militari degli italiani d'Austria sulla Costa, un
importante contributo alla salvaguardia di un patrimonio
culturale poco conosciuto e una significativa testimonianza
delle terre del Friuli Venezia Giulia, divenute Italiana solo
alla fine della Prima Guerra Mondiale.
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