Migliaia di sostenitori libanesi
dell'ex primo ministro Saad Hariri hanno celebrato oggi a Beirut
il 20° anniversario dell'assassinio del padre, chiedendo il suo
ritorno alla vita politica dopo i rivolgimenti nella regione,
tra cui l'indebolimento del partito filo-iraniano Hezbollah.
Nel discorso pronunciato davanti alla folla presso la tomba
del padre, Saad Hariri, che vive negli Emirati, non ha
annunciato il suo ritorno in politica, ma ha affermato che il
suo partito, il Movimento per il Futuro, "resterà con voi e sarà
la vostra voce in tutte le tappe fondamentali della nazione e in
tutti gli eventi futuri".
Primo ministro per due volte tra il 1992 e il 2004, Rafik
Hariri fu ucciso a Beirut il 14 febbraio 2005 in un attentato
suicida con un furgone bomba che causò la morte di altre 21
persone. Nel 2022, due membri di Hezbollah sono stati condannati
in contumacia all'ergastolo. Ricco uomo d'affari e artefice
della ricostruzione del Libano dopo la guerra civile, con forti
amicizie nelle monarchie del Golfo e in Occidente, Hariri passò
all'opposizione nell'ottobre 2004 dopo il rinnovo del mandato
del presidente Emile Lahoud, imposto da Damasco.
La commemorazione della sua morte avviene in un momento in
cui si assiste a un cambiamento nell'equilibrio di potere in
Libano, dove Hezbollah è stato indebolito dalla guerra con
Israele e dalla caduta del suo alleato Bashar al-Assad in Siria.
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