"Il giorno della cerimonia commemorativa che l'Onu terrà per il presidente Ebrahim Raisi sarà il giorno della celebrazione dei patiboli, delle esecuzioni e dei massacri del popolo iraniano": lo ha dichiarato la vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2023 e attivista per i diritti umani e delle donne Narges Mohammadi, in un messaggio ieri sera dalla prigione di Evin, in vista della cerimonia commemorativa di giovedì all'Onu per Raisi e il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian, morti in un incidente in elicottero il 19 maggio. La scelta dell'Onu è stata duramente criticata anche da altri noti attivisti iraniani.
"Quando i governi del mondo elevano un così palese violatore dei diritti umani, noto come 'il macellaio dell'Iran', a una posizione d'onore, come se piangessero una figura amante della pace e della democrazia, di fatto creano un pericoloso precedente", ha sottolineato Mohammadi, mettendo in guardia dalla "normalizzazione della dittatura e dalla potenziale ascesa di figure simili in altre parti del mondo".
Nel frattempo, anche Shirin Ebadi, avvocato iraniano e premio Nobel per la pace 2003, ha esortato le Nazioni Unite a cancellare la cerimonia commemorativa "per il perpetratore di crimini contro l'umanità" e a non "prendere in giro" le sue istituzioni. "L'affermazione delle Nazioni Unite secondo cui la cerimonia segue il protocollo non è corretta, poiché Raisi non è il più alto funzionario politico dell'Iran", ha aggiunto.
Un'altra famosa attivista per i diritti umani e delle donne, Masih Alinejad, in una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha dichiarato: "Onorare una persona che ha violato i diritti umani è un messaggio profondo e preoccupante per le vittime della brutalità del regime islamico". E ha invitato Guterres a sostenere le donne e gli attivisti iraniani, invece di commemorare il 'Macellaio dell'Iran'.
La lettera di Alinejad a Guterres è stata inviata dopo una lettera separata inviata lunedì da Sara Hossain, capo della Missione d'inchiesta indipendente delle Nazioni Unite sull'Iran. Hossain ha sottolineato che la morte di Raisi non dovrebbe mettere in ombra le violazioni dei diritti umani e i crimini contro l'umanità in Iran, durante la protesta del 2022. "Incoraggerà la Repubblica islamica a intensificare la repressione e le violazioni dei diritti umani", ha detto Hossain.
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