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Scontri in Cisgiordania, dieci palestinesi uccisi negli scontri con l'esercito israeliano

Hamas, Israele pagherà per il massacro. Blinken in Israele la prossima settimana per sollecitare la fine delle violenze

Sono 10 i palestinesi uccisi durante scontri con l'esercito israeliano avvenuti nel campo profughi a Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo ha confermato il ministero della Salute locale che parla anche di 20 feriti, di cui 4 gravi. Tra i morti c'è anche una donna anziana. Secondo l'agenzia di stampa di palestinese Wafa, l'ultima vittima è Yussef Abdel Karim Hussein (22 anni) che è stato colpito a morte oggi nel villaggio di a-Ram (Ramallah) durante incidenti verificatisi dopo l'ingresso di un'unità militare. Israele non ha ancora commentato questo episodio. In precedenza altri 9 palestinesi erano rimasti uccisi a Jenin.

"Un massacro compiuto dal governo di occupazione israeliano nel silenzio internazionale", è stata la replica di Nabil Abu Rudeinah, portavoce del presidente Abu Mazen. "L'incapacità e il silenzio internazionale - ha aggiunto Abu Rudeinah - incoraggiano il governo di occupazione a commettere massacri contro la nostra gente di fronte al mondo".

"Il Coordinamento di sicurezza con Israele non esiste più da questo momento". Lo ha deciso la leadership palestinese di Abu Mazen in una riunione d'emergenza convocata dopo i fatti di Jenin. L'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha quindi annunciato il ricorso al Consiglio di sicurezza dell'Onu per quanto accaduto in Cisgiordania.

"Operazione antiterrorismo"
L'esercito israeliano ha aggiunto di aver condotto una "operazione di antiterrorismo" il cui fine era la cattura di "una cellula terroristica della Jihad islamica coinvolta pesantemente nella realizzazione e nella progettazione di molteplici attacchi terroristici, incluse sparatorie contro militari e civili israeliani". In un comunicato del portavoce militare l'esercito afferma anche di essere al corrente che nel corso degli scontri a fuoco avvenuti oggi a Jenin "è stata colpita anche una civile palestinese. Le circostanze di questo episodio vengono ora accertate". Nella ricostruzione dell'operazione, l'esercito ha precisato fra l'altro di aver scoperto all'interno di un edificio dove si barricavano miliziani palestinesi anche due ordigni pronti per l'uso. Sono stati fatti detonare da artificieri dell'esercito. Le forze israeliane non hanno avuto feriti, ha precisato l'esercito.

Netanyahu, pronti a tutto
Israele "non punta ad una escalation" ma "le forze di sicurezza sono pronte ad affrontare ogni sviluppo sui vari fronti per garantire la sicurezza dei suoi cittadini". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu al termine della consultazione di governo sulla situazione dopo i fatti di Jenin. "I soldati - ha aggiunto - hanno sventato attentati che potevano costare molte vite umane".

Spari su un'ambulanza
"Seminando distruzione, le forze dell'esercito di occupazione hanno interrotto l'alimentazione elettrica del campo profughi, negato l'accesso a paramedici e giornalisti, e aperto il fuoco direttamente su un'ambulanza. I soldati israeliani hanno inoltre sparato gas lacrimogeni sul reparto pediatrico dell'ospedale governativo di Jenin, causando difficoltà respiratorie a mamme e bambini". Lo afferma in una nota l'ambasciatrice di Palestina in Italia, Abeer Odeh. "Per questo - aggiunge la diplomatica -, il governo della Palestina ha richiesto un incontro urgente con l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Comitato Internazionale della Croce Rossa, con l'obiettivo di porre fine all'aggressione israeliana, salvare le vite dei palestinesi e prevenire ulteriori spargimenti di sangue, sollecitando al contempo le organizzazioni per i diritti umani e l'intera comunità internazionale a intervenire con urgenza per mettere freno a queste pratiche dell'esercito israeliano".

Visita di Blinken in Israele
Il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà la prossima settimana in Israele, Cisgiordania ed Egitto, per sollecitare la fine delle violenze. Lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di stato Usa, Ned Price. Blinken incontrerà il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il leader palestinese Abu Mazen e "sottolineerà l'urgente necessità che le parti prendano provvedimenti per ridurre le tensioni al fine di porre fine al ciclo di violenza che ha causato troppe vittime innocenti", si legge in una nota.

Hamas, Israele pagherà
Israele "pagherà il prezzo per il massacro di Jenin". Lo ha detto il numero due di Hamas, e responsabile per l'organizzazione in Cisgiordania, Saleh al-Arouri aggiungendo, citato dai media: "La nostra resistenza non si spezzerà e la risposta arriverà presto". Anche il portavoce della Jihad islamica palestinese Tariq Salmi ha sostenuto che "la resistenza è ovunque, pronta e volenterosa per il prossimo confronto".
   

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