"Alaa è vivo, dice che sta
bevendo di nuovo acqua dal 12 novembre. Dice che dirà di più il
prima possibile. È sicuramente la sua calligrafia. Un prova di
vita, finalmente. Perché ce l'hanno tenuta nascosta per 2
giorni?!": così su Twitter Sanaa Seif, una delle due sorelle di
Alaa Abdel Fattah, riferendosi alla lettera fatta avere alla
madre dall'attivista che dopo sei giorni ha posto fine allo
sciopero della sete intrapreso dopo uno della fame parziale
avviato il 2 aprile divenuto totale due settimane fa.
Alaa ha passato in carcere otto degli ultimi due ci anni:
dopo quattro casi giudiziari e incarcerazioni, la più recente
condanna era dipesa da una condivisione su Facebook di un post
su presunte brutalità della polizia egiziana, almeno secondo
quanto sostenuto da suoi sostenitori. La procura egiziana ha
dichiarato di ritenere "dubbio" il suo sciopero della fame in
corso da oltre sei mesi.
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