Uno straniero che intende entrare in Cisgiordania deve dichiarare ad Israele se "ha formato una coppia" con un palestinese o se i due hanno hanno avviato "una relazione" sentimentale. Lo prevedono le nuove regole messe a punto dal Cogat, il Coordinamento delle attività di governo nei Territori che dipende dal Ministero della difesa. Le regole - che non si applicano a coloro in visita negli insediamenti ebraici in Cisgiordania - dovrebbero entrare in vigore da domani dopo essere state rinviate per due volte per problemi legali e in realtà codificano una situazione già in atto.
In base alle nuove procedure - pubblicate inizialmente a febbraio scorso e contestate dalla Ue e anche dagli Usa - uno straniero sposato a un palestinese, o che sia in procinto di matrimonio, o sia in relazione, deve dichiararlo al Cogat per avere il visto di ingresso. In più - secondo i media - se lo straniero ha iniziato una relazione (fidanzamento, promessa di matrimonio o coabitazione) durante il suo soggiorno, ha l'obbligo di informare il Cogat entro 30 giorni dall'arrivo. In caso contrario, il permesso di ingresso viene ritirato e potrebbero esserci problemi nell'eventuale rinnovo. L'obbligo di comunicazione - secondo il documento diffuso dai media - concerne anche l'Autorità nazionale palestinese (Anp).
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