Israele teme per possibili
interferenze esterne nelle elezioni politiche del 1 novembre
prossimo, soprattutto quelle informatiche. Lo scrive il
quotidiano Maariv secondo cui Israele ha di recente chiesto
alla Russia di non intromettersi in alcun modo nel voto.
La richiesta - ha spiegato l'articolo siglato da Ben Caspit,
firma di punta del quotidiano - è stato apparentemente inoltrata
dal Servizio di sicurezza generale (lo Shin Bet) alla propria
controparte russa su istruzione del premier Yair Lapid. Maariv
ha ricordato che nel gennaio del 2019 l'allora direttore dello
Shin Bet Nadav Argaman avvertì su "una attività e intromissione
da parte di un Paese straniero suscettibili di influenzare i
risultati elettorali".
Pur non indicando quale fosse il Paese coinvolto, si pensò -
ha spiegato il giornale - alla Russia la cui ambasciata in
Israele emise tuttavia una secca smentita. Maariv ha riportato
anche una reazione dello Shin Bet alle notizie odierne nel quale
si precisa che non si commenta il dialogo con altre agenzie di
sicurezza.
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