Il governo libico ha lanciato
un pressing su Malta per ottenere la restituzione di una parte
del tesoro portato all'estero da Muhammar Gheddafi, oltre 80
milioni di euro depositati in conti della Bank of Valletta (BoV)
dal figlio del dittatore Mutassi sui quali dal 2012 è in corso
una battaglia legale con gli eredi del dittatore libico morto
nel 2011. L'argomento è stato uno dei principali temi
dell'incontro fra il ministro degli esteri maltese Evarist
Bartolo ed il suo omologo libico Najla El-Mangoush, in visita
alla Valletta. Lo hanno indicato fonti governative maltesi al
Times of Malta, specificando che nell'incontro si è parlato
anche di immigrazione e della ripresa tanto dei collegamenti
aerei fra Libia e Malta quanto dei rapporti commerciali tra i
due paesi.
Durante i suoi 40 anni di dominio sulla Libia, Muhammar
Gheddafi aveva fatto ingenti investimenti personali a Malta.
Dopo la rivoluzione e la morte del dittatore, il nuovo governo
libico ha individuato i fondi che il figlio Mutassim aveva
depositato a Malta tramite la società Capital Resources Ltd. A
febbraio scorso, dopo un anno di pausa per la pandemia, a Malta
è ripresa la battaglia legale tra gli eredi di Gheddafi ed il
governo libico.
Oggi il ministro di Tripoli ha chiesto l'aiuto del governo
maltese per sbloccare la situazione, Fonti del ministero degli
esteri maltese hanno riferito al Times of Malta che Bartolo da
una parte ha garantito la condivisione di tutte le informazioni
con il governo libico, aggiungendo che però non compirà passi
concreti finché non sarà concluso il percorso giudiziario che
dovrà determinare il destinatario finale dei fondi.
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