L'ambasciata iraniana a Roma ha
auspicato in una nota che che i politici e i mass media in
Italia esprimano "una viva condanna" dell'uccisione venerdì nei
pressi di Teheran dello scienziato nucleare e responsabile del
ministero della Difesa Mohsen Fakhrizadeh, per la quale la
Repubblica islamica ha accusato Israele. "Il silenzio di fronte
a questi atti di violenza porterà ad un ulteriore disprezzo
delle leggi e del diritto internazionali e minaccerà
ulteriormente la pace globale", ai afferma nel comunicato.
Quanto a una possibile rappresaglia iraniana, l'ambasciata
afferma che la Repubblica Islamica "si riserva il diritto di
rispondere a questo crimine", ma ciò "nella consapevolezza delle
cospirazioni dei nemici della pace", che puntano a creare una
nuova crisi per impedire la ripresa di iniziative diplomatiche
dopo l'uscita di scena dell'amministrazione Trump negli Usa.
"Era già stato previsto - prosegue il comunicato - che elementi
dell'amministrazione Trump insieme al regime sionista (Israele,
ndr) e alcuni paesi arabi della Regione avrebbero cercato di
distruggere l'atmosfera di dialogo".
Infine, quanto alla possibilità che Teheran accetti la
riapertura di trattative con la nuova amministrazione Biden,
l'ambasciata afferma che "per l'Iran lo spazio per la diplomazia
è ancora aperto". "Ma per la Repubblica islamica - aggiunge - il
criterio è l'operato della nuova Amministrazione, e la revoca
delle sanzioni e il pieno ritorno al Jcpoa ne sono il preludio.
Si è pronti a negoziare per il ritorno degli Stati Uniti nel
Jcpoa". Vale a dire l'accordo sul nucleare del 2015.
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