(ANSAmed) - BEIRUT, 22 OTT - Per il sesto giorno consecutivo,
manifestanti libanesi rimangono nelle piazze di tutte le città
del paese per protestare contro il carovita e la corruzione,
ribadendo la volontà di proseguire le manifestazioni "fino alla
caduta del sistema" politico-confessionale e clientelare.
In tutto il paese anche oggi è stato proclamato "giorno di
sciopero generale". Le scuole, le università, le banche e
diverse istituzioni pubbliche rimangono chiuse. Secondo fonti
giornalistiche libanesi, nelle proteste di ieri sono scese in
strada più di un milione di persone. Ma queste cifre non sono
confermate dalle autorità. Dopo l'annuncio del governo, ieri
pomeriggio, di avviare "riforme senza precedenti", centinaia di
migliaia di persone a Beirut e nelle altre città e località del
paese sono rimaste in piazza. E stamani, sin dalle prime ore del
giorno, le stesse piazze e strade sono tornate gradualmente a
riempirsi. Gruppi di attivisti si occupano di ripulire le strade
e i luoghi dei sit-in dai rifiuti.