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Yemen: Usa evacuano 100 uomini delle forze speciali

Condizioni sicurezza deteriorate

Gli Stati Uniti stanno evacuando una base aerea nello Yemen dove si trovano almeno 100 uomini delle forze speciali Usa. La decisione - spiegano fonti dell'amministrazione americana alla Cnn - è stata presa a causa del deterioramento delle condizioni di sicurezza. Estremisti sciiti e sunniti sono due facce della stessa medaglia: è quanto scritto oggi dal presidente yemenita Abed Rabbo Mansur Hadi all'indomani di una sanguinosa raffica di attentati che hanno ucciso oltre 130 persone. In una lettera ai familiari delle vittime, tra cui 350 feriti, il contestato presidente ha scritto: "Sono attacchi condotti dai nemici della vita", da chi vuole "far sprofondare lo Yemen nel caos, nella violenza e nel conflitto intestino". "L'estremismo sciita rappresentato dalla milizia Huthi e l'estremismo sunnita di al Qaida sono due facce della stessa medaglia. Non vogliono il bene e la stabilità per lo Yemen e la sua gente", ha proseguito Hadi nella sua lettera il cui testo è stato citato dalla tv panaraba al Arabiya

La Casa Bianca non conferma che dietro il sanguinoso attacco di ieri contro tre moschee sciite nello Yemen ci sia l'Isis, malgrado la rivendicazione dei jihadisti, e sottolinea come al momento non ci sono indicazioni in questo senso e non si esclude che si tratti di pura propaganda. "Gli Usa stanno ancora indagando sulla rivendicazione della branca yemenita dello stato islamico", ha detto il portavoce Josh Earnest.

L'attacco di kamikaze è avvenuto in due moschee sciite a Sanaa e in una a Saada, nel Nord del Paese. Secondo la televisione Al Masirah, di proprietà dei ribelli sciiti Huthi, che controllano la capitale Sanaa,  il bilancio e' di 137 morti e 345 feriti, tutti a Sanaa perchè a Saada è morto soltanto l'attentatore. 

Gli attacchi a Sanaa sono avvenuti durante la preghiera collettiva del venerdi'. Un kamikaze si e' fatto saltare in aria nella moschea Badr, nel Sud della citta', e un altro ha seguito il suo esempio all'esterno mentre i fedeli fuggivano atterriti. Un terzo attentatore ha azionato la cintura esplosiva che portava su di se' nella moschea di Al-Hashahush, nel Nord di Sanaa. Secondo una fonte medica, tra le vittime vi e' un importante religioso Huthi, Al Murtada bin Zayd al Muhatwari, Imam della moschea di Badr. Nessuno ha finora rivendicato gli attentati, ma i primi sospettati sono i miliziani di Al Qaida nello Yemen, che gli Usa considerano la branca piu' pericolosa della rete terroristica a livello globale. 

 L'Isis ha rivendicato gli attacchi, afferma il sito Site Intelligence Group, che monitora l'attività dei jihadisti online. L'Isis, scrive Site in un tweet, ha rivendicato "cinque attentati suicidi a moschee houthi nei governatorati yemeniti di Sanaa e Saada". Poco prima, anche Rita Katz, direttrice di Site, aveva scritto in un tweet che account Twitter collegati all'Isis avevano affermato che lo Stato islamico e' "dietro le cinque operazioni suicide di oggi in Yemen: quattro a Sanaa e una a Saada contro moschee houthi".

LA CONDANNA DELL'ONU - Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, "condanna fermamente" gli attacchi terroristici a Sanaa, in Yemen, e lancia un appello a tutte le parti nel Paese a "cessare immediatamente le azioni ostili ed esercitare la massima moderazione". "Tutte le parti devono rispettare gli impegni presi per risolvere le divergenze con mezzi pacifici - ha affermato in una nota del Palazzo di Vetro - e dovrebbero impegnarsi in buona fede nei negoziati facilitati dalle Nazioni Unite al fine di raggiungere un accordo".

 

Una scheda del Paese

 

La Casa Bianca non conferma che dietro il sanguinoso attacco in Yemen ci sia l'Isis e sottolinea come al momento non ci sono indicazioni in questo senso e non si esclude che si tratti di pura propaganda. "Gli Usa stanno ancora indagando sulla rivendicazione della branca yemenita dello stato islamico", ha detto il portavoce Josh Earnest

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