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Spagna: Puigdemont appare a Barcellona, Illa nuovo governatore della Catalogna

Spagna: Puigdemont appare a Barcellona, Illa nuovo governatore della Catalogna

La polizia locale ha sospeso l'operazione attivata nelle ultime ore per intercettare il leader secessionista

MADRID, 08 agosto 2024, 23:43

Redazione ANSA

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Puigdemont è a Barcellona, scortato verso il Parlamento - RIPRODUZIONE RISERVATA

Puigdemont è a Barcellona, scortato verso il Parlamento - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il socialista Salvador Illa è il nuovo governatore della Catalogna: la proclamazione è arrivata dopo la votazione odierna del Parlamento regionale, in cui la sua candidatura ha ottenuto i 68 "sì" necessari per raggiungere la maggioranza assoluta.
Decisivi per l'investitura dell'ex ministro della Sanità spagnolo gli accordi raggiunti nelle scorse settimane dal Partito dei socialisti della Catalogna (Psc) con gli indipendentisti moderati di Esquerra Republicana (Erc) e una formazione minoritaria di sinistra, i 'Comuns'. 

La polizia della Catalogna ha sospeso l'operazione attivata nelle ultime ore per intercettare il leader secessionista Carles Puigdemont, che stamattina è apparso in pubblico a Barcellona e poi ha fatto perdere le sue tracce riuscendo apparentemente a eludere il mandato di cattura vigente nei suoi confronti: lo confermano fonti dell'area di sicurezza e ordine pubblico del governo regionale. Il dispositivo di polizia, per il quale sono stati attivati controlli dentro e fuori Barcellona, ha provocato code e rallentamenti in diversi punti della rete stradale catalana. Al momento non ci sono notizie certe su dove si trovi l'ex governatore catalano. Secondo l'agenzia di stampa Efe, gli inquirenti ipotizzano che per permettergli di fuggire siano stati utilizzati due veicoli e non escludono ulteriori arresti di persone che avrebbero collaborato con lui in tal senso, dopo quello di un agente già avvenuto nelle scorse ore. 

Puigdemont è apparso questa mattina a Barcellona, dove, scortato da altri politici indipendentisti, ha raggiunto un palco allestito a poche centinaia di metri dal Parlamento regionale. "Oggi sono qui per ricordare che siamo ancora qui", ha detto una volta presa la parola, "non abbiamo diritto a rinunciare, perché il diritto all'autodeterminazione è dei popoli".  Un corteo composto da manifestanti indipendentisti catalani ha accompagnato Puigdemont verso il Parlamento regionale a Barcellona, alla seduta per l'investitura del nuovo governatore. Puidgemont è epparso per la prima volta pubblicamente in territorio spagnolo da quando si era trasferito in Belgio nel 2017. "Da sette anni ci perseguitano per aver voluto ascoltare la voce del popolo catalano, da sette anni è iniziata una durissima repressione", ha detto stamattina, una volta salito su un palco allestito presso l'Arco di Trionfo di Barcellona.

Video Puigdemont torna in Spagna: 'Siamo ancora qui'

Una "buona parte" della "missione" che avevano preparato per oggi Puigdemont e i suoi collaboratori "è stata compiuta": lo ha detto Jordi Cabré, un membro del team giuridico dell'ex governatore della Catalogna, in dichiarazioni alla testata digitale 'El Nacional', riprese dall'agenzia Europa Press. "Evidentemente, non è una missione circoscrivibile a stamattina, né a poche ore, anche perché può avere molte conseguenze giuridiche e politiche", ha sostenuto, "ma finora tutto è riuscito in modo perfetto". Cabré, che ha aggiunto di non sapere dove si trovi Puigdemont, ha anche sottolineato che la sua intenzione non era né "di farsi arrestare", né "di interferire nella seduta d'investitura" del nuovo governatore, in corso proprio in queste ore. "La sua missione era quella di poter esercitare i propri diritti come cittadino e come deputato eletto al massimo possibile", ha sostenuto, ricordando che "il diritto di votare in questa seduta di investitura ce l'ha ancora". Il legale ha anche consigliato di "non allontanare lo sguardo dalla Catalogna" per quanto riguarda gli sviluppi "dal punto di vista informativo" degli eventi legati alla politica catalana delle ultime ore.

Il premier Pedro Sánchez è "il principale responsabile dell'impunità" del leader secessionista catalano: è quanto sostenuto dal numero uno degli ultraconservatori di Vox, Santiago Abascal. "Il premier agisce come un miserabile, ed è responsabile della distruzione dello Stato di diritto in Spagna", ha aggiunto Abascal, intervistato dalla testata El Debate. Secondo il leader di Vox, Sánchez agirebbe così in quanto "ha bisogno del sostegno" di politici come Puigdemont stesso, una persona che "si comporta come un delinquente comune".

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