La lince iberica non è più a
rischio di estinzione, ma passa a essere considerata una specie
vulnerabile, secondo quanto ha segnalato oggi l'International
Union for Conservation of Nature (IUCN), l'organizzazione
internazionale per la conservazione della natura, nel rapporto
pubblicato sulla sua pagina web.
"Una stupenda notizia!" e "un successo collettivo del progetto"
di recupero della specie, ha dichiarato in un messaggio su X
Juanma Moreno, il governatore dell'Andalusia, che è la regione
del sud dove si concentra il 44% della popolazione attuale di
'Lynx pardinus'. Il riferimento di Moreno è a 'Life
Lynxconnect', il programma transnazionale per il recupero e la
distribuzione storica della lince iberica, cofinanziato dalla
Commissione Europea. Grazie al quale i soli 94 esemplari
censiti in tutto il Paese 20 anni fa sono diventati oltre 2.000,
per cui la specie non è più considerata a rischio di estinzione.
Il coordinatore del progetto, Francisco José Salcedo, ha
ricordato che le grandi minacce per la specie sono "l'endogamia
e l'isolamento dalle altre linci". Ma, grazie ai programmi
realizzati, si è riusciti a raddoppiare in tre anni la
popolazione, che ha raggiunto i 450 esemplari di femmine per la
riproduzione, un dato che allontana il rischio di estinzione.
La Fondazione Artemisa per la conservazione dell'ambiente e
la difesa dell'attività cinegetica sostenibile, sempre in un
post su X ha a sua volta celebrato "il successo della
conservazione", per cui dai 94 esemplari censiti negli anni
Novanta in due nuclei centrali dell'Andalusia, si è passati a
oltre 2.000 felini suddivisi in 14 nuclei - dei quali 13 in
Spagna e 1 in Portogallo - attualmente presenti anche in
Estremadura, Castilla-La Mancha e a Murcia.
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