Se l'Unione europea deciderà di
espropriare i proventi dai capitali russi congelati in Europa
per utilizzarli a favore di Kiev, ciò avrà "conseguenze molto
serie per coloro che hanno preso tali decisioni e per coloro che
le applicano". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry
Peskov. "Abbiamo sentito dichiarazioni da Bruxelles - ha
aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti - che i
proventi dai capitali non appartengono a nessuno. Questo non è
vero, appartengono ai proprietari dei capitali, e pensare che
non appartengono a nessuno è assurdo".
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