Il vice premier e ministro degli
Esteri Antonio Tajani, sarà domani a Sarajevo, per una missione
congiunta in Bosnia ed Erzegovina con il ministro federale per
gli Affari Europei ed Internazionali austriaco, Alexander
Schallenberg.
La prospettiva europea della Bosnia ed Erzegovina con la
possibile apertura dei negoziati di adesione con l'Ue,
pienamente sostenuta dall'Italia, sarà il tema centrale della
visita, a un anno di distanza dalla precedente missione
congiunta nel Paese dei due ministri e a conferma della grande
attenzione che Roma e Vienna attribuiscono ai Balcani
Occidentali. Tajani e Schallenberg incontreranno il ministro
degli Esteri, Elmedin Konaković, la Presidenza della Bosnia ed
Erzegovina, il presidente del Consiglio dei ministri, Borjana
Krišto, il rappresentante Speciale dell'Unione europea e capo
delegazione Ue, Johann Sattler, e l'Alto Rappresentante in
Bosnia ed Erzegovina, Christian Schmidt.
"La crescita e la stabilità dei Balcani Occidentali sono
prioritarie per l'Italia, alla luce dei profondi legami che ci
legano a questa regione. Per questo, come Governo siamo
fortemente impegnati ad accelerarne il processo di integrazione
europea", ha detto Tajani. Il vicepremier incontrerà una
rappresentanza del contingente italiano della missione EUFOR
Althea, in cui l'Italia ha la posizione di vice comandante, a
conferma del ruolo protagonista del nostro Paese per la
sicurezza e la stabilità della regione balcanica.
Tajani inaugurerà poi il "Dialogo Economico Bosnia ed
Erzegovina - Italia", con la partecipazione di aziende italiane
bosniache. "I legami economici con i Balcani sono al centro
della nostra strategia di diplomazia della crescita. Vogliamo
rilanciare ulteriormente gli investimenti e il commercio con
Sarajevo, di cui siamo il secondo partner commerciale a livello
globale e primo Paese fornitore, e far sì che le nostre imprese
siano sempre più presenti", ha commentato il vicepremier. Sarà
firmato un accordo che punta a promuovere la cooperazione fra
operatori economici dei due Paesi, esplorando la possibilità di
accesso congiunto ai mercati dei Paesi terzi.
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