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A Antiochia in migliaia per le vittime del terremoto del 2023

A Antiochia in migliaia per le vittime del terremoto del 2023

Politici fischiati alla marcia nell'anniversario del sisma

ANTAKYA, 06 febbraio 2024, 13:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Decine di migliaia di persone hanno marciato nella notte, per commemorare le vittime del terremoto dello scorso anno in Turchia, ad Antiochia - in turco Antakya - il capoluogo della provincia di Hatay, la più colpita dal sisma di un anno fa nel sudest anatolico. Su un totale di 53.537 vittime, sono oltre 23mila le persone che hanno perso la vita nella zona di Antiochia, che si trova a qualche decina di chilometro dalla Siria.
    La folla si è radunata verso le 4 nel centro della città, che a distanza di un anno appare ancora fortemente devastata dalla doppia scossa di terremoto di magnitudo 7,8 e 7,5 del 6 febbraio 2023 che ha inflitto gravissimi danni alla città, distruggendo non solo moltissimi palazzi ma anche i tanti edifici storici e quasi tutte le chiese e le moschee presenti nel centro storico.
    I partecipanti alla marcia silenziosa hanno sfilato sventolando bandiere turche su Ataturk Caddesi, quella che era la principale via di Antiochia, piena di negozi e ristoranti ma ora circondata dal vuoto lasciato dai palazzi crollati.
    "Siamo tutti qui per non dimenticare quello che è successo e soprattutto per commemorare chi è mancato", ha detto all'ANSA Ahmet, uno studente di quindici anni incontrato durante la manifestazione originario di Samandag, una cittadina non lontana da Antiochia. "In questo momento non è possibile immaginare un futuro per questa città, è tutto distrutto, dobbiamo ancora finire di raccogliere le macerie", afferma il ragazzo sconsolato. Alle 4:17, l'ora esatta in cui si verificò il sisma lo scorso anno, la folla si ferma. Qualcuno comincia a piangere e poi alcuni gridano: "Sesimi duyan var mi?" (puoi sentire la mia voce?), come facevano le persone intrappolate sotto le macerie lo scorso anno per tentare di chiamare i soccorsi. Verso la fine della manifestazione, alcuni partecipanti hanno contestato verbalmente e fischiato alcuni politici presenti, tra cui il ministro della sanità Fahrettin Koca e il sindaco in carica Lutfu Savas, del maggior partito di opposizione in parlamento, il Chp, che è candidato nuovamente alle prossime elezioni amministrative in programma il 31 marzo.
   

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